Teramo, Carmine Di Giandomenico: “Lascio Goldrake, io scomodo per il sindaco”

Il noto fumettista teramano Carmine Di Giandomenico lascia il progetto Goldrake, l’installazione temporanea sull’Ipogeo a cui stava lavorando come ideatore: La decisione è conseguenza di problemi con l’amministrazione comunale.

“Ritiro la mia figura di ideatore della proposta che dona le possibilità offerte per una crescita mediatica-scambio culturale per la comunità e le realtà a lei annesse – dice Di Giandomenico – Lascio il diritto di sfruttamento ed ogni eventuale allo splendido gruppo di lavoro che è cresciuto in questo anno. Continueranno loro senza la mia figura divenuta scomoda e che comprometterebbe il loro operato. In quanto, in questi mesi, si è evinto che il problema principale dell’Amministrazione D’Alberto è di natura personale con Carmine Di Giandomenico. scomodo perché troppo diretto. Scomodo perché evidenzia le mancanze di questa amministrazione? Ma tutto questo non interessa, e non mi interessa. Non cambio la mia persona per un sindaco di passaggio. Sono un cittadino e come con le passate amministrazioni esprimevo il mio pensiero, con questa non sono da meno”.

E ancora: “Lascio per far andare avanti un lavoro di qualità svolto dal gruppo. Con la speranza che loro possano procedere serenamente ed essere ascoltati. soprattutto che gli si dia la possibilità di poter preparare il progetto richiesto per la valutazione della Sovrintendenza dei beni. Perché senza avvallo comunale loro non posso creare questo progetto da far esaminare, in quanto Piazza Garibaldi non è un’ area privata, ma pubblica. E di questo stallo che lascia morire un’opportunità temporanea, il responsabile  di tutto ciò è un sindaco non decisionale”.

Di Giandomenico prosegue sottolineando, “Caro Sindaco un consiglio per il suo mandato…. le ricordo che l’arte non è democratica, e non va messa al giudizio popolare. Se lo ricordi in futuro,  lei e i suoi assessori culturali. Unico vero rammarico? E’ per chi resta senza più coraggio. Quello che è passato a livello nazionale, è un messaggio bruttissimo per le nuove generazioni. Voglio ringraziare il gruppo stupendo di professionisti che credono nell’idea – progetto. Ringrazio la cittadinanza viva, le persone vicine, chi da subito e chi dopo si sono unite. Chi attivamente ha sposato l’idea, i commercianti. L’interesse temporaneo dell’ Università. E’ stato un anno intenso bello da vivere e per aprire gli occhi del perché questa città non ha mai avuto uno slancio propositivo. Chiedo scusa ai teramani se per la prima volta ho voluto credere in un progetto civico che si è dimostrato il contrario nelle aspettative. Molti ci dicono di portare il progetto in altre città, per ripicca, per far vedere che l’idea sia valida per dispetto. Beh, io come Carmine di Giandomenico dico no. Per me il progetto nasce a Teramo, era per Teramo e tale resta. Lascio la decisione al resto del gruppo che ha lavorato sodo ed intensamente”.

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