La Teramo Ambiente si rifà il look on line, mettendo a disposizione dei cittadini un nuovo sito (operativo, ma non ancora indicizzato) per segnalazioni o prenotazioni tramite internet del ritiro dei rifiuti ingombranti.
Sono alcune delle novità introdotte dalla nuova veste web a cui seguirà, a breve, anche un’app scaricabile che offrirà gli stessi servizi. Collegandosi al nuovo portale (differenziatateramo.it), i cittadini potranno anche verificare il punto più vicino per “liberarsi” di pile, medicinali scaduti o olio esausto.
Ma non è la sola novità di cui si è parlato questa mattina in conferenza stampa, alla presenza tra gli altri dell’amministratore delegato Pietro Pelagatti e dell’ingegnere Pierandrea Giosuè. La TeAm ha infatti proposto, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Provinciale, un progetto di educazione ambientale. Il progetto, “Teramo è Differente”, ha coinvolto 500 alunni della scuola dell’infanzia “Aquilone” ed “Arcobaleno”; le scuole primarie “De Jacobis” e “San Berardo”; la scuola primaria “San Giuseppe” e le scuole secondarie “D’Alessandro”, “Savini” e “San Nicolò”, con premiazione per tutti giovedì prossimo presso un’area del parco fluviale.
Un progetto per educare i più piccoli a rispettare l’ambiente, sottolineando anche l’importanza del riuso e del riciclo. Tra l’altro, la manifestazione ha portato anche a realizzare delle medaglie della pace che verranno esposte a Ponte San Ferdinando come messaggio di vicinanza dei bambini teramani ai bambini meno fortunati della Siria.
QUERELLE. Ma questa mattina c’è stato anche spazio per un ritorno a vecchie questioni non ancora risolte. Team e Comune di Teramo non hanno infatti ancora trovato la quadra sui crediti che la partecipata chiede allo stesso Ente (più di un milione e mezzo di euro). “Noi abbiamo cristallizzato i crediti, il Comune prima o poi dovrà pagare – ha detto l’ad Pelagatti – Stanno facendo le loro verifiche e ne prediamo atto. Nel frattempo abbiamo approvato un ottimo bilancio che presto arriverà all’esame dell’assemblea dei soci. Stiamo provando mano a mano a risanare la società”. Non è escluso, in ogni caso, che la questione finisca davanti ad un giudice.