La scomparsa del dottor Elso Castelli ha scosso profondamente il teramano, tra colleghi, pazienti, amici e semplici conoscenti.
“Caro Elso, la tua improvvisa scomparsa lascia un vuoto sconcertante, un senso di smarrimento difficile da affrontare – ha detto il sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto – Sei stato un punto di riferimento, come uomo, innanzitutto, e come medico, sempre impegnato in prima linea, sempre pronto anche durante i momenti più bui della pandemia ad essere di supporto alla comunità, ai tuoi pazienti, a chiunque avesse bisogno della tua professionalità. Una presenza che non hai mai fatto venire meno, con quello spirito volontario e solidale che contraddistingueva ogni tua azione. Non dimenticherò le tante battaglie portate avanti insieme, a partire da quella a difesa dell’acqua, per una sua gestione giusta, e quelle che avevamo già programmato di mettere in campo nei mesi a venire. Ci mancherai. Mancherai agli amici, ai tuoi pazienti, a tutta la comunità teramana. Mancherai come uomo, come amico, come medico, come punto di riferimento d’impegno civile e libero”.
Cordoglio espresso anche dal collega Siriano Cordoni, per il sindacato SNAMI Teramo e la cooperativa “Medici Insieme Teramo”: “Mai avremmo potuto immaginare ciò che abbiamo saputo oggi. Un dolore straziante. Una perdita incolmabile. La perdita di un punto di riferimento, l’anima, del Sindacato, dell’UCCP. Un amico caro con cui abbiamo condiviso problemi, soddisfazioni, impegni, distrazioni. Un carattere forte dalla battuta rapida. Una mente veloce. Un impegno indefinibile per la professione. Una passione per la propria casa, un amore viscerale per i propri cari e in modo particolare per i figli di cui, occasionalmente, ce ne trasmetteva la sensazione. Punto di riferimento del nostro Sindacato e della cooperativa “Medici Insieme Teramo” e nostro caposaldo nell’UCCP Teramo. La perdita di Elso Castelli ci lascia vuoti, attoniti. Il nostro pensiero va ai propri cari, ai figli in particolare, a cui ci stringiamo teneramente, perché sanno quanto stimavano il loro papà”.
Una tragedia nella tragedia perché, tanti anni fa, anche il padre, proprio lì nell’abitazione paterna di Val Viano, aveva deciso di togliersi la vita.
Il pm ha disposto l’autopsia: tutti gli elementi a disposizione di chi indaga, a quanto si apprende, fanno comunque propendere per il gesto volontario.