Anche se l’operazione sta riguardando tratti che non interessano direttamente il territorio albense, il sindaco a supporto poi di quello che è un malcontento diffuso, ha voluto fa sentire il proprio pensiero. Anche e soprattutto in ordine alla volontà, comune nei territori, di prevedere soluzioni diverse all’abbattimento.
” La 259″, scrive il sindaco di Alba Adriatica, ” rappresenta la principale via di comunicazione tra comuni costieri e comuni dell’interno della Val Vibrata. Da sempre lo splendido viale alberato è il simbolo per gli abitanti della vallata dell’immaginaria transizione tra territori diversi, ma legati da comuni origini. “Quegli alberi”, si legge in un altro passaggio della lettera, ” fanno parte della memoria e della storia dei nostri luoghi, ne rappresentano un elemento caratterizzante e di pregio.
A questo si aggiunge l’indiscutibile valore naturalistico ed eco sistemico, magistralmente descritto nella lettera del Coordinamento Nazionale per gli Alberi e il Paesaggio. Valore che non può essere rimpiazzato dall’impianto di nuove alberature.
Il sindaco poi lancia una sorta di esortazione ai responsabili dell’Anas: “auspico che da parte vostra si receda dall’intenzione di abbattere alberature secolari, prendendo in considerazione soluzioni alternative, che rispettino il valore storico e naturalistico che va riconosciuto ai tigli di via Risorgimento”.