Martinsicuro. Una perizia, affidata ad un esperto, in modo da avere chiara la situazione sullo stato di salute dei tigli che caratterizzano il tratto più ad est della Statale 259.
Ma anche un tavolo tecnico in prefettura per individuare una via d’uscita per una situazione che, al momento, è decisamente paradossale.
Massimo Vagnoni, sindaco di Martinsicuro, fa il punto della situazione per quanto riguarda la chiusura, da parte dell’Anas, del tratto di strada che collega la Ss16 con il casello di Val Vibrata. Situazione originata dalla tempesta di vento di sabato scorso, con la caduta di alcuni alberi, e che tanti disagi sta creando alla viabilità dell’intera vallata.
Nel frattempo l’Anas ha anche notificato l’ordinanza di chiusura della strada (inizialmente c’era solo un avviso), per ragioni di sicurezza “non garantite dalla presenza di alberature”, si legge nella stessa ordinanza, ” che rappresentano un rischio per la sicurezza stradale”.
In pratica l’Anas non riapre la strada se prima non saranno garantite situazioni di sicurezza per gli alberi, ma è altrettanto vero che la storia viene da lontano e si lega alla vicenda dei nove tigli abbattuti 4 anni fa, e poi tutto quello che ne è conseguito, tra mancate manutenzione diffide e denunce in procura.
Nella stessa ordinanza, poi c’è un passaggio chiaro: per l’Anas la riapertura della strada passa attraverso il taglio del viale alberato, per assicurare situazioni di sicurezza.
“Nel tavolo tecnico convocato per domani pomeriggio in prefettura“, commenta Vagnoni, “mi auguro possa scaturire una convergenza di vedute sulle adeguate azioni da porre in essere per ripristinare la viabilità in un tratto nevralgico per tutta la Val Vibrata.
Ho chiesto di estendere la discussione a tutti i Comuni della Val Vibrata in modo da coinvolgere tutte le comunità in merito ad una problematica che non è solo di competenza del territorio di Martinsicuro.
La chiusura della strada, seppur giustificata in termini di garanzia dell’incolumità delle persone, sta causando gravi disagi alla viabilità e alle attività commerciali insistenti nella zona , che non potranno protrarsi per molto tempo.
Al di la di tutte le considerazioni espresse da tante persone sulla vicenda in questi giorni, la soluzione non è semplice da attuare anche in considerazione di procedimenti penali in corso riguardanti proprio interventi di taglio di alberature eseguite negli anni scorsi.
Ma come istituzioni abbiamo il dovere di trovare comunque le adeguate soluzioni che consentano di risolvere una volta per tutte le problematiche legate ad un viale che rappresenta uno snodo cruciale per il nostro territorio.
Lavoreremo cercando di contemperare l’esigenza di tutelare il patrimonio arboreo esistente con la necessità di mettere in sicurezza il tratto di strada.
Il Comune di Martinsicuro – quale ente territorialmente interessato – farà la sua parte, come sta facendo accollandosi l’onere di analizzare lo stato delle alberature insistenti, prendendosi ogni necessaria responsabilità.
Mi auguro che anche l’ANAS faccia la stessa cosa”.