Colonnella. Era arrivato a Brindisi già nella giornata di domenica e si nascondeva in un piccolo condominio, nel centro storico della cittadina pugliese. Armato della stessa pistola, una Beretta calibro 22 con matricola abrasa, con la quale aveva aperto il fuoco contro i carabinieri.
Ovviamente carica. E altri 20 proiettili conservati nello zainetto che aveva con sé. Questa mattina, dopo una laboriosa attività d’indagine, durata giorni, i carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Teramo (con il coordinamento della Procura di Teramo), hanno rintracciato e arrestato Rigent Xhixha, albanese, 30 anni, domiciliato a San Benedetto del Tronto. Il malvivente che giovedì scorsi, nel tentativo di sfuggire ad un controllo dei carabinieri, non aveva esitato durante la fuga a sparare all’impazzata contro l’auto di servizio dei carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di Alba Adriatica.
La fuga. Dopo aver abbandonato l’auto (una Toyota Auris con targa contraffatta), e aver rapinato in rapida sequenza un ciclomotore (ad un contadino) e una Mercedes Classe E (al titolare di un agriturismo), l’albanese si era diretto verso le Marche, per poi abbandonare il mezzo nella zona di Appignano. Da giovedì pomeriggio, almeno in apparenza, il malvivente aveva fatto perdere le proprie tracce. Ma non era così. I carabinieri hanno continuato nel loro lavoro, cercando di stringere il cerchio attorno ai possibili collegamenti che l’albanese aveva in zona (ha dei precedenti in fatto di droga). Ma anche utilizzando sistemi tecnologici, utili per cercare di individuarlo.
Le tracce hanno portato i carabinieri in Puglia, a Brindisi. Località dove il 30enne potrebbe essere arrivato con l’aiuto e la protezione di qualche fiancheggiatore. L’uomo si nascondeva nell’androne di un piccolo condominio, nel centro storico della cittadina pugliese.Dopo aver probabilmente cambiato alcuni alloggi negli ultimi giorni, visto che era braccato. Armato e con la pistola carica. Il blitz dei carabinieri è stato fulmineo, in modo da evitare che l’albanese potesse avere chissà quali reazioni, visto che il recente conflitto a fuoco. L’albanese, con una ferita alla gamba sinistra, che si era procurato durante il conflitto a fuoco con i carabinieri, non ha opposto resistenza. Dopo essere stato medicato al pronto soccorso, è stato condotto in carcere.
Non è da escludere che l’idea era quella di imbarcarsi e tornare in Albania. Una serie di elementi legati alla cattura, sono stati diffusi in giornata dal Procuratore capo di Teramo, Antonio Guerriero, che ha evidenziato il grande lavoro svolto dai carabinieri.