Silvi, traffico su SS16: “Città vittima di scelte inopportune”

Silvi. Questa mattina, al tavolo tecnico convocato dal primo cittadino di Silvi, Andrea Scordella, in cui si è discusso di traffico, sicurezza e delle soluzioni per riaprire i viadotti sulla A14 nel tratto tra Città Sant’Angelo e Pineto; hanno presenziato anche i consiglieri comunali di minoranza di Silvi, Vito Partipilo e Giovanni Rocchio.

“Dal vertice è chiaramente emersa la volontà, a partire dal 13 di Gennaio, di riaprire al transito dei tir oltre le 3,5 tonnellate il tratto del viadotto del Cerrano. Il tratto”, ricordano i consiglieri, “è stato interrotto a seguito di un’ordinanza sindacale di autostrade, seguito del sequestro giudiziario da parte del Gip di Avellino in merito ad una inchiesta; sequestro dovuto ad una “presunta” pericolosità del viadotto che, a seguito di autorevoli e strumentali verifiche, è risultata scongiurata. Prove strumentali effettuate dall’Istituto Italiano della Saldatura, sulle cerniere dell’infrastruttura, mentre un pool di esperti de La Sapienza ha eseguito ulteriori verifiche sulle fondazioni. Mi associo”, commenta Partipilo, “all’accorato appello del Presidente della Provincia di Teramo, Diego Di Bonaventura, e saremo al suo fianco, a difesa e tutela dell’insostenibile situazione venutasi a creare, soprattutto a Silvi se entro martedì il viadotto non verrà riaperto, con la conseguente ristabilita attività viaria lungo il nostro comune, facendosi garante di una clamorosa iniziativa di blocco della statale 16”.

“Sulla stessa nostra tesi e linea”, aggiungono i consiglieri, “anche l’ANAS, che ha esortato il primo cittadino a richiedere l’adozione del piano neve esistente e vigente che prevede lo scaglionamento del transito attraverso la sosta dei mezzi pesanti in aree già disponibili. Indubbiamente, Silvi è stata palesemente vittima di scelte e decisioni inopportune, forse semplicistiche rispetto a quella che si è rilevata e si sta rilevando come una vera e propria emergenza di tipo ambientale, economica, di sicurezza e sociale per la città. Ci batteremo affinchè le responsabilità e la superficialità adottata nel riversare sulla nostra città il disagio, venga accertata e che vengano risarciti i cittadini e le attività commerciali. Non abbasseremo la guardia sull’esito delle verifiche strumentali dell’ARTA che, a partire da oggi monitorizzano la qualità dell’aria che ribadiamo, siamo stati costretti a respirare da ormai venti giorni”

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