Silvi, passi svelti per il gemellaggio con la città di Ulcinj

Silvi. Il presidente del Consiglio comunale Antonio Gambacorta sta stringendo i tempi per arrivare entro il prossimo anno a concludere l’iter burocratico del gemellaggio tra Silvi e Ulcinj città del Montenegro che conta circa 20.000 abitanti, legata a Silvi da vincoli di amicizia e di fratellanza.

Fin dalla seconda metà del 1400, infatti, Giuliantonio Acquaviva d’Aragona, nobile condottiero nato ad Atri, promosse l’immigrazione a Silvi dei Dulcignotti, attuali abitanti di Ulcinj, per rivitalizzarla dopo la decimazione della popolazione subita a causa di una terribile pestilenza.

“Premetto che l’input a ripristinare l’antica amicizia/alleanza con Dulcigno, la città più importante della costa del Montenegro, ci è arrivata da Fratello Mare, benemerita associazione impegnata alla ricerca della storia e della tradizione marinara di Silvi. Tramite un amico montenegrino – ha detto il presidente Gambacorta – ho avuto l’occasione di prendere contatti con il sindaco di Ulcinj, Aleksandar Dobovic al quale ho prospettato, in occasione della sua recente visita a Silvi, a nome dell’amministrazione comunale, la possibilità di riprendere l’antico contatto tra le nostre due città, che, peraltro, hanno molto in comune oltre ai vincoli storici”.

“Ulcinj, in italiano Dulcigno, infatti – ha specificato il presidente Gambacorta – è una città del Montenegro, situato nell’estremità meridionale della Dalmazia, sulla costa adriatica. Di antichissime origini, la città è stata fondata intorno al V secolo a.C. dagli Illiri e fu successivamente romana e poi bizantina. Oggi Ulcinj è una bella e frequentata località balneare che ha in comune con la nostra città anche altre peculiarità oltre al turismo. I suoi vini e il suo olio, come i nostri, si stanno imponendo all’attenzione di tutti per la loro buona qualità”.

“Da queste considerazioni – ha aggiunto Antonio Gambacorta – è nata l’idea di fare un gemellaggio Silvi/Ulcinj e creare una sorta di ponte tra le due sponde dell’Adriatico per promuovere scambi culturali, sociali ed economici che non possono che portare benefici in termini di crescita e di sviluppo alle nostre due comunità. Poiché questa è un’operazione che va al di là del solito gemellaggio tradizionale perché si fonda su ragioni storiche e su vicende che ci hanno unito in maniera vitale, abbiamo deciso di coinvolgere in questa iniziativa operatori turistici, associazioni culturali, operatori economici e, per quanto sarà possibile, la scuola. Il 16 dicembre ci riuniremo per parlare e far conoscere a tutti quello che stiamo facendo chiedendo ad ognuno di unirsi a noi nella predisposizione di un programma concreto che porti in tempi ragionevolmente brevi al gemellaggio con la città montenegrina”.

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