Sant’Omero. Più di mezzo milione di euro da trovare e liquidare entro la fine di marzo (in pratica tre giorni) per onorare il debito della vertenza De Berardinis.
L’indennizzo per le aree espropriate della zona produttiva che il Comune di Sant’Omero, in passato, non ha mai versato. Oramai a queste latitudini ci sono abituati, viste le “cartelle” piovute negli ultimi anni di debiti del passato che si sono trasformati come macigni per le casse comunali.
Nei giorni scorsi, comunque, si è manifestato l’ultimo capitolo in ordine di tempo di questa vicenda. Il commissario ad acta per la vertenza De Berardinis, nominato dal Tar di incassare le somme (dopo un piccolo pagamento, restano da versare 546mila euro) ha dato un ultimatum all’Ente. La somma va versata entro il 31 marzo, poi sarà pignorata la tesoreria comunale.
In cassa i soldi non ci sono e nemmeno le strade seguite fino ad ora (rateizzazione della somma o mutuo) non sono praticabili. “ E’ l’ennesima mazzata che ereditiamo dalla gestioni pregresse”, commenta il sindaco di Sant’Omero, Andrea Luzii, “ che si aggiunge anche la questione del comandante della polizia locale e altre pendenze.
Ci opporremo all’atto esecutivo, anche perché le somme sono state riconosciute e inserite in bilancio e ora non ci sono fondi disponibili per onorare il debito, visto che la disponibilità è solo quella legata al funzionamento della macchina amministrativa. Troveremo la strada per uscire da questa situazione, come abbiamo sempre fatto in passato”.
La giurisprudenza in materia appare chiara, ossia che le somme destinate alle funzioni vitali dell’ente non sono pignorabili. In ogni caso, sin da ora, bisognerà individuare una strada utile per chiudere la vertenza relativa agli indennizzi per i proprietari delle aree dove fu realizzata, all’inizio degli anni 2000, la zona produttiva.