Anche il Comune di Roseto, come tutti i Comuni aderenti all’Unione è chiamato alle verifiche amministrative e agli adempimenti per la presa in carico dei nuclei familiari beneficiari del reddito di cittadinanza.
Infatti in base agli ultimi dati risalenti al 31 luglio a Roseto sono 281 le famiglie che hanno fatto richiesta di reddito di cittadinanza su 890 beneficiari dell’intero comprensorio dell’unione. Nuclei che percepiscono una somma media mensile di circa 540 euro e su cui il Comune adesso è chiamato a fare le verifiche dei requisiti anagrafici (residenza e cittadinanza) in capo ai richiedenti. Ai fini di questo passaggio ogni Comune dovrà indicare i nominativi di un coordinatore e un responsabile dei controlli anagrafici.
“E’ chiaro che vogliamo procedere in fretta per fare in modo che questo sostegno, laddove riconosciuto come dovuto, venga erogato in fretta – dichiara l’assessore al Sociale Luciana Di Bartolomeo -. Più di 250 famiglie che chiedono il reddito di cittadinanza, nel solo comune di Roseto, è un numero che da assessore al Sociale mi impensierisce – dichiara la Di Bartolomeo – tuttavia come Comune facciamo tanto per garantire un sostegno delle condizioni di fragilità economica e so-ciale, divulgando al massimo le opportunità che mettiamo a disposizione. Penso ad ‘Abruzzo Include’ che ha consentito l’accesso a un’esperienza lavorativa remunerata per dieci giovani nel nostro Comune, o al ‘Family by family’ cioè un sostegno economico che viene elargito a chi si prende cura delle persone con grave disabilità, all’interno dei nuclei familiari.
“Tuttavia circa il reddito di cittadinanza le procedure andrebbero semplificate e snellite”. È il pensiero del sindaco Sabatino Di Girolamo che evidenzia molte difficoltà applicative per gli enti locali e che ha deciso di sollecitare uno snellimento in virtù del suo nuovo incarico di componente dell’assemblea nazionale Anci (Associazione nazionale Comuni italiani).
Con senso di responsabilità – dichiara Di Girolamo – e ben consapevoli che lo strumento del Reddito di cittadinanza si riverbera sui Comuni nella fondamentale azione di attivazione dei beneficiari attraverso la partecipazione ai Progetti utili alla collettività dei Comuni, l’Anci ha condiviso col Ministero un per-corso avanzando proposte per semplificare le procedure. Tuttavia permangono forti timori circa le difficoltà applicative dell’erogazione del reddito di cittadinanza e gli sforzi amministrativi richiesti dal punto di vista organizzativo. La platea dei beneficiari è ampia, e la gestione della fase transitoria fino all’implementazione della piattaforma per il reddito è complessa. Noi stiamo facendo tutto il nostro dovere per adempiere alle formalità che ci vengono chieste, ma è evidente che in sede Anci farò sentire la mia voce per semplificare le procedure su una misura molto attesa dalle famiglie.