E’ tornata libera di nuotare in mare Xena, la tartaruga della specie Caretta Caretta di non più di 5 anni di età, recuperata il 25 febbraio scorso, spiaggiata all’altezza dell’Area Marina Protetta del Cerrano.
Dopo poco più di 5 mesi di cure (al momento del ritrovamento presentava una ferita al collo provocata forse da una rete da posta) nel centro recupero cetacei e rettili marini di Pescara, diretto da Vincenzo Olivieri, è potuta tornare in mare aperto. Ma prima di essere rilasciata, i volontari delle Guide del Borsacchio, capitanati da Marco Borgatti, e del centro di recupero, sono tornati con Xena nel luogo in cui nel 2013 una tartaruga nidificò a Roseto, in un tratto di spiaggia libera, a circa 200 metri dal pontile. Hanno mostrato la piccola Xena a centinaia di turisti incuriositi.
Tantissimi i bambini che per la prima volta nella loro vita hanno potuto vedere da vicino questa splendido esemplare di rettile marino. Alcuni vecchi lupi di mare ancora oggi raccontano che un tempo le tartarughe nidificavano nella zona dove oggi sorge la Riserva Naturale del Borsacchio. Il nido individuato nel settembre del 2013 venne registrato dagli esperti come nidificazione più a settentrione del mare Adriatico. La situazione però sta cambiando, come ha spiegato lo stesso presidente Olivieri.
Il fattore uomo incide notevolmente sulla vita delle tartarughe. Anche se, va detto, la situazione negli ultimi tempi sta cambiando in positivo perché c’è una maggiore consapevolezza sul fatto che il mare e la sua fauna vanno tutelati.
Al termine della manifestazione in spiaggia, Xena, che è stata ovviamente censita con una targhetta, è stata issata sul gommone di Roberto Di Giandomenico, direttore delle Guide del Cerrano per raggiungere le acque a circa tre miglia dalla costa dove è avvenuto il rilascio con la tartaruga che ha nuotata quasi a pelo d’acqua compiendo un semicerchio prima di immergersi e perdersi nel suo habitat naturale.