Roseto. “Non c’è stato alcun immobilismo da parte del Comune, anzi siamo stati tra i primi Comuni a differire i pagamenti della Tari e dell’imposta comunale sulla pubblicità, alla seconda parte dell’anno proprio per lasciare liquidità agli operatori tutistici e commerciali e dei balneatori”.
E’ la replica del sindaco di Roseto Sabatino Di Girolamo alla nota diffusa da alcune categoria di operatori del commercio e dei balneatori che lamenterebbero l’abbandono dell’amministrazione sugli interventi di ripresa dal Covid 19. “Al momento possiamo fare solo questo ma non escludiamo assolutamente, appena arriveranno provvedimenti compensativi del Governo, di adottare misure ulteriori a favore delle categorie”.
“Certamente – prosegue il sindaco – non si può chiedere a un Comune di mandare in dissesto i propri conti. Nessun Comune, al momento, ha disposto sospensioni genera-lizzate dei tributi per l’anno 2020 e questo è il segno che fino a quando il Governo non prenderà provvedimenti molto più incisivi a favore dei bilanci comunali c’è da essere prudenti”.
“Dunque come amministrazione – precisa Di Girolamo – non escludiamo nuovi interventi di favore ma attendiamo doverosamente risorse più significative e mirate tendenti a ridurre i tributi”.
“Circa la stagione estiva che sta iniziando – conclude il sindaco – il tema non è ‘avere il coraggio di rischiare’ come ci chiedono. La stagione estiva si potrà svolgere con i limiti imposti dalle ordinanze regionali la cui ultima è stata emanata solo ieri. Vedremo ciò che è compatibile con l’ordinanza 70 della Regione Abruzzo e vedremo anche di supplire al difetto di introito dell’imposta di soggiorno (che finanziava gli eventi). Tengano altresì presente gli operatori che ci attendiamo difetti di introiti anche dall’imposta sulla pubblicità, dai parcheggi a pagamento, dalla Tosap, dalla Tari e dall’Imu e non possiamo dunque che essere estremamente cauti in questa fase. Non possiamo mettere a repentaglio l’erogazione di servizi essenziali (come ad esempio la raccolta dei rifiuti) fermo restando che, a fronte di provvedimenti del Governo per i quali, congiuntamente all’Anci stiamo premendo, o del sopravvenire di economie in occasione della verifica degli equilibri al prossimo luglio, potrebbero esserci nuovi provvedimenti agevolativi per le categorie. Al momento dunque, come pe-raltro hanno fatto anche gli altri Comuni, abbiamo spostato le scadenze in autunno per evitare di lasciare gli operatori senza liquidità, in attesa appunto di avere un quadro più chiaro dal Governo centrale”.