Costituire un unico gestore regionale della risorsa acqua rappresenterebbe un grosso rischio per molti territori.
A Teramo i sindaci dell’assemblea della Ruzzo Reti hanno già detto no a tale ipotesi che la Regione Abruzzo avrebbe manifestato. E il presidente Alessia Cognitti spiega anche le ragioni per le quali la strada di un gestore unico non possa e non debba essere seguita.
Tra le altre cose nel 2023 scade la concessione che la Ruzzo Reti ha per la gestione della risorsa idrica, mentre in altre aree regionali, la scadenza è prevista per il 2027. Questo significa che una porzione del territorio abruzzese si ritroverebbe senza gestore.
Il presidente Cognitti ha anche affrontato la questione legata alla carenza idrica che ha interessato sì il teramano ma in maniera meno drammatica rispetto al chietino e al pescarese.