Dopo tanta attesa, lavoro sottotraccia e, a quanto pare, vari bastoni tra le ruote, la stagione invernale dei Prati di Tivo prenderà il via giovedì prossimo, 24 gennaio. Questo l’impegno del nuovo gestore, l’imprenditore marchigiano Marco Finori. Questa mattina la firma del contratto di gestione che scadrà il prossimo 30 settembre.
L’assegnazione in extremis della gestione è stata possibile grazie all’offerta presentata dall’imprenditore di San Benedetto del Tronto, dopo la rinuncia del precedente gestore, la Siget, comunicata appena una settimana fa. Si parla di una riapertura della cabina-seggiovia, di un tapis roulant per la scuola sci e forse della seggiovia quadriposto. “Tutto però verrà fatto in autonomia – ha detto Finori – La società della montagna, così mi piace chiamarla, deve essere indipendente, perché finora non lo è stata ed è stata questa la sua rovina. Dite che si respira un’atmosfera incredibile ai Prati, che tutti hanno voglia di impegnarsi e di lavorare”.
Questa mattina erano presenti tra gli altri anche il presidente della Provincia di Teramo, Diego Di Bonaventura, ed il liquidatore della Gran Sasso Teramano, Gabriele Di Natale. “Devo ringraziare le comunità locali di Pietracamela e Fano Adriano – ha detto Di Bonaventura – tutti hanno fatto del loro meglio per uscire da una situazione molto complicata. E poi abbiamo trovato un Cristiano Ronaldo come caposervizio…”. Il presidente della Provincia si riferisce all’ingegnere Alessandro Albasini, trentino, “uno che è nato in montagna, vissuto sulla neve e che sa benissimo come far ripartire Prati di Tivo”. Albasini era questa mattina assente perché impegnato nei lavori per la riapertura, con personaggi noti del mondo dello sport che potrebbero tenere a battesimo il via della stagione invernale.
“Anche senza neve, Prati di Tivo e Prato Selva devono diventare polo d’attrazione, perché al nord si fa così”, ha detto Finori. Prato Selva, nello specifico, salterà la stagione, ma si lavorerà nei prossimi mesi per la riapertura invernale. Non le ha mandate a dire l’assessore regionale al Turismo, Giorgio D’Ignazio, inviperito per gli insulti social a lui rivolti a più riprese, oltre ai bastoni tra le ruote messi da soggetti (per ora) indefiniti, di cui lo stesso D’Ignazio si è dato l’incarico di fare al più presto i nomi.