Una sorta di richiamo ai sindaci e di riflesso anche alla prefettura sulle difficoltà che affliggono la polizia locale, in provincia di Teramo, e alle croniche criticità in fatto di dotazione organica e strumentale.
Tutti elementi utili per assicurare una serie di servizi extra, richiesti anche da prefetto e questore, con l’approssimarsi della stagione estiva.
Il tema lo rilancia il sindacato Csa regioni autonomie locali che apre un tema di riflessione, che in alcuni tratti assomiglia ad una sorta di monito alle istituzioni.
Nel documento inviato ai sindaci a al prefetto, infatti, viene focalizzata l’attenzione a due aspetti di fondo. La necessità di prevedere assunzioni a di rispettare il parametro di un agente di polizia locale ogni 700 abitanti. Sono tanti i casi (in alcune realtà della Val Vibrata la situazione è emblematica) di un solo agente in servizio. E poi la dotazione strumentale, quando poi vengono richiesti una serie di servizi extra di vigilanza.
E sotto questo punto di vista, infatti, non sempre viene assicurata la necessaria formazione e la previsione di dotazioni con spray urticante, guanti anti-taglio. La possibilità di lavorare in coppia per alcuni servizi e la dotazione di pistole. “E per questi motivi”, si legge nella nota, “ le polizie locali non possono svolgere legittimamente i servizi richiesti da prefetto e questore e gli stessi sindaci e comandanti responsabili sono invitati a non predisporre dei servizi in violazione delle disposizioni di legge in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro”.