“E’ questa la sensazione che quotidianamente si percepisce tra la gente e si deve sottolineare che ben poco è stato fatto per arginare quella che sempre più si prospetta come un’emergenza”, commenta il coordinamento cittadino della Lega locale. “Gli investimenti e le politiche che le amministrazioni PD hanno attuato sul nostro territorio in relazione alla sicurezza si sono rivelate a dir poco fallimentari ed i risultati sono più che palesi”, incalza il coordinatore della Lega Pineto Gianfranco Torrieri.
“Sono 10 anni che raccogliamo l’imperante senso di insicurezza che avvertono i pinetesi e da anni il sottoscritto – prosegue il consigliere della Lega Luca Di Pietrantonio – chiede alla maggioranza la predisposizione di misure efficienti, atte a contrastare in modo deciso il fenomeno. Sono certo che le forze dell’ordine facciano ampiamente la loro parte, ma non possiamo pretendere che gestiscano il tutto senza il determinante apporto e la efficace collaborazione dell’amministrazione comunale. Un capillare ed efficiente sistema di videosorveglianza, l’organizzazione di costanti tavoli tecnici con Prefettura e forze dell’ordine, il rafforzamento dei servizi di polizia municipale, anche notturni, magari con la collaborazione di personale esterno ma qualificato e altre iniziative che è ormai ora di mettere in campo”.
“Appena lo scorso mese di agosto – aggiunge Pietro Palozzo, esponente della Lega di Pineto – il Comune ha pagato ben 39.450 euro per installare appena 11 punti di videosorveglianza, al “modico” costo di circa 4.000 euro l’uno. Con una somma del genere, considerato che i sistemi più sofisticati presenti sul mercato arrivano a costare non più di 600 euro (con due postazioni di videosorveglianza) si sarebbero potute installare circa 130 telecamere, coprendo in modo capillare tutto il territorio comunale. Invece ci sono quartieri, come il Quartiere dei Fiori, in cui io vivo, dove non esiste alcuna forma di controllo ed in cui, nelle ultime notti, ci sono stati innumerevoli furti. Se vi fossero state le telecamere, si sarebbe potuto quantomeno individuare il genere di vetture utilizzato dai ladri, informazione molto preziosa per le forze dell’ordine. Invece, siamo costretti ancora a vivere nel terrore durante la notte e non credo passerà molto che i cittadini si organizzeranno da soli per istituire delle ronde”.