Un intervento che però ha già fatto storcere il muso agli operatori balneari della zona, ai residenti e ai turisti perché è bastata una semplice alta mare pomeridiana per verificare come il mare si stia riprendendo ciò che è suo, ovvero la sabbia. Il ripascimento, che ha comunque anche un costo importante, non è la soluzione per risolvere il problema dell’erosione.
Tanti i turisti che negli anni hanno visto assottigliarsi l’arenile. Il tratto a ridosso del Lido Il Gabbiano è stato quasi del tutto cancellato. La protesta degli operatori locali coinvolge l’amministrazione locale e quella regionale.
Il prelievo della sabbia eseguito recentemente per ricostruire il tratto di arenile è avvenuto in un punto in cui già negli ultimi anni era stato interessato dall’intervento della draga. Cancellata la secca che in qualche modo garantiva una sorta di protezione. Balneatori e cittadini chiedono la sistemazione di scogliere.
La soluzione delle barriere rigide però non piace agli operatori turistici del tratto sud, dove il fenomeno erosivo è del tutto assente. Anzi, qui l’arenile è aumentato in ampiezza. La presenza delle scogliere, se per gli operatori della zona nord è la soluzione al problema dell’erosione, per quelli a sud rappresenta una mannaia perché il fenomeno erosivo si sposterebbe a sud della foce del torrente Calvano. La patata bollente è nelle mani del sindaco Robert Verrocchio.