Notaresco. Nella vita fanno anche altro, ma sono legati non solo da un legame parentale, ma dall’amore per il Made in Italy, per la qualità dei tessuti, la loro originalità.
Tutta sostanziata nella realizzazione di camicie. Camicie artigianali, realizzate una bottega manifatturiera anni ’60. Dove ogni elemento viene tagliato, cucito e assemblato a mano.
Dietro al marchio Koto (che sembra poi racchiudere una vera e propria filosofia di lavoro), ci sono tre cugini di Notaresco: Vittorio Recchiuti, Piergiorgio e Alessandro Foglia. L’idea è nata un anno fa. Realizzare delle camicie uniche nel loro genere, previlegiando il “vero” Made in Italy e la qualità dei tessuti.
“Proprio per questo”, raccontano, “ci affidiamo per la realizzazione ad una piccola bottega anni 60’ del nostro territorio ed ogni camicia viene quindi tagliata e cucita a mano”.
E l’avventura dei tre giovani è partita un anno fa. Animati da una grossa passione, ma anche dalla volontà di dare vita ad un brand innovativo, almeno a queste latitudini. Nella vita, Vittorio, Piergiorgio e Alessandro si occupano anche di altro, ma in questo momento sono animati dall’obiettivo di vincere quella che ritengono una sorta di sfida.
Lo sbarco a Milano. Il riscontro è arrivato a Milano, capitale della moda, dove i capi della collezione invernale hanno avuto un grosso successo. Superiore alle aspettative, con feedback positivi e richieste a getto continuo.
E nel frattempo in un locale della zona (Birreria degli Artisti) è stato allestito, di recente, un set moto accattivante per promuovere le creazioni artigianali di Koto.