Un esempio quello di Gina Di Berardino che in un secolo di vita ha attraversato tanti momenti di una società che ha conosciuto gli stenti e le difficoltà del periodo bellico, alla dura vita in campagna.
Nonna Gina, nata a Corropoli nel 1922 da Michele e Santa Pistilli, sposa in pieno conflitto mondiale (8 agosto del 1942), sposa Emidio Galiffa di Nereto, che viene fatto prigioniero dagli inglesi in Sicilia nel luglio del 1943, appena dopo lo sbarco degli Alleati.
Trasferito in Inghilterra tornerà in Italia l’8 aprile del 1946. (Vicende raccontate nel libro di Emidio Galiffa, MEMORIE DI UN SOLDATO, a cura di Francesco Galiffa, Arsenio ed., 2020). Per tutti questi anni Gina si trova a sopperire all’assenza del marito nel portare avanti la campagna, poiché tutti gli altri componenti della famiglia erano anziani.
Dopo la guerra giungono i due figli, Francesco, nato nel gennaio del 1947, e Tiziana, nata nell’aprile del 1949.
Nel 1960 la famiglia abbandona la campagna e Gina è al fianco del marito nei primi anni della sua nuova attività di artigiano di manufatti per l’edilizia.
Nel 1970 cominciano ad arrivare i nipoti (in tutto 5) e Gina dedica loro il suo tempo libero. Oggi la festeggiano anche 7 pronipoti.
Il 22 gennaio del 2016, giorno del suo compleanno, perde il marito.
È stata una testimone degli avvenimenti di un secolo, in particolare della guerra e del mutamento socio-economico avvenuto in Italia tra gli anni Sessanta e Settanta. (Una delle donne che hanno contribuito con le loro testimonianze alla realizzazione di ERAVAMO CONTADINE)