Nereto, “Jema e pazziema”: due giorni dedicati allo sport

Nereto. Si è conclusa la prima edizione della manifestazione sportiva “Jema e pazziema” organizzato dall’Associazione Servire Nereto con il patrocinio del Comune di Nereto, che si è tenuto negli impianti sportivi comunali.

Due giorni all’insegna dello sport che hanno visto la partecipazione di bambini, ragazzi ed adulti che con i loro sorrisi hanno colorato l’estate sportiva neretese.
Nella giornata di sabato si sono disputati incontri di minibasket con i bambini dell’associazione Nereto Basket Academy mentre domenica dinanzi ad una buona cornice di pubblico si è disputato il quadrangolare di calcio a 7 che ha visto il trionfo della squadra “Marche FC” che in finale ha avuto la meglio 8 sulla compagine “Scarsenal” del mister Gianni Pompei con il punteggio di 8 a 3. Nella finale per il terzo e quarto posto, invece, la “Gin Tonic” ha sconfitto i “Bomber” per 7 a 0.

Al termine premi, medaglie e gadget per tutti.
“Siamo molto soddisfatti per aver coinvolto bambini e ragazzi con le rispettive famiglie. Un’occasione per affermare il ruolo dello sport di base e popolare come strumento di socialità al fine di costruire e consolidare sani rapporti fra i più giovani in una logica di puro divertimento e nulla più”, afferma il Presidente di Servire Nereto Daniele Capuani.
“Ringrazio l’amministrazione comunale nella persona del sindaco Daniele Laurenzi e l’assessore alla cultura Fiorella Iachini, il Consigliere Comunale Giampiero Masi e l’Associazione Nereto Basket Academy.

Ringrazio, inoltre, il “Salumificio F.lli Costantini” di Torano Nuovo, “Cantine Casimirri” di Corropoli e “Avis Sezione Nereto e Tortoreto” che hanno sponsorizzato l’evento e tutti i partecipanti.
Il mio personale ringraziamento va alla ad Erika Angelini, a Stanislao Pirozzi e Romeo Mirti che hanno insieme al sottoscritto organizzato e coordinato tutte le attività necessarie alla riuscita della manifestazione”.

“L’appuntamento è al prossimo anno dove abbiamo già in mente diverse novità per migliorare e rendere ancora più inclusivo l’evento”.

 

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