“Leggiamo con una certa sorpresa gli interventi di Alessia Nori ed Eleonora Magno. Stupisce che solo oggi, forse sperando di ottenere un po’ di visibilità mediatica, si accorgano che la chiusura della scuola paritaria dell’infanzia San Gabriele rappresenta una problematica educativa e sociale per tutta la nostra comunità”. È il commento degli assessori Francesca Di Luigi e Mariangela Cortellini in merito al trasferimento a Roma delle suore passioniste.
“Preciso – commenta Di Luigi – che il Sindaco è attivo da mesi per cercare una soluzione. A partire dal 2020 aveva scritto una lettera alla Madre Generale delle Suore passioniste di Roma e di nuovo le ha scritto alla metà di gennaio a seguito della sua risposta negativa. In più l’Amministrazione è in contatto costante con il nostro Vescovo, Monsignor Lorenzo Leuzzi, che il Sindaco aggiorna settimanalmente. La scuola paritaria dell’infanzia di San Gabriele per noi è un’istituzione storica di Montorio. La Comunità è presente nel nostro paese da quasi 60 anni, contribuendo all’educazione sociale e spirituale prima di noi, che oggi siamo adulti, e ora dei nostri figli”.
“La scelta di chiudere la scuola – aggiunge Cortellini – è per noi motivo di grande preoccupazione, non solo per le 35 famiglie che hanno affidato alle cure e all’istruzione delle 4 suore e delle 3 educatrici i loro figli, ma per il valore stesso che la Comunità Istituto Educativo San Gabriele rappresenta. Molte famiglie si sono rivolte al Comune e noi siamo con loro, per supportarle. Tant’è che il Sindaco con l’intera maggioranza, sta aiutando le mamme nell’organizzazione della manifestazione che si svolgerà sabato. Come Comune ci siamo fin da subito detti disponibili a supportare la scuola anche economicamente, se quella fosse stata la motivazione”.
“Noi sul tema della scuola saremo sempre presenti – concludono gli assessori – e stiamo monitorando con grande attenzione la qualità dell’offerta scolastica di Montorio, per capire le criticità e i punti da migliorare.
Il nostro lavoro è silenzioso e focalizzato sui risultati. Non strumentalizzeremo mai la scuola”.