Ad alimentare il dibattito sulla vicenda è Marano Mario Viola, storico ambientalista di Martinsicuro e ora esponenti di Abruzzo Mountain Wilderness che parla di alberi ultrasessantenni e in ottima salute, che ha avuto un confronto telefonico con il sindaco Massimo Vagnoni.
“Il primo cittadino mi ha risposto che bisognava tagliare le radici per ripristinare il piano viabile”, racconta Viola. Il taglio delle radici portanti provoca, di fatto, la conseguente instabilità dell’albero. Quindi occorreva non tagliare le radici portanti della pianta, ma adottare le soluzioni sia per salvare gli alberi, sia per garantire l’incolumità pubblica a persone e cose.
Nelle città abruzzesi e italiane dove vegetano i pini, lungo le strade urbane ed extraurbane, vengono adottate le seguenti soluzioni ritenute rispettose delle piante, del decoro e della sicurezza delle strade: una soluzione prevede il rialzo del manto stradale fino al livello dei rispettivi percorsi pedonali, in modo da evitare il taglio delle radici e garantire la staticità degli alberi; l’altra soluzione prevede la realizzazione di ampi dossi in corrispondenza degli alberi ubicati a destra e a sinistra del piano stradale, in modo da salvaguardare le piante, riducendo la velocità delle auto e il sollevamento delle polveri sottili”.
Alberi da tutelare.” L’amministrazione comunale, non avendo adottato tali soluzini”, incalza Viola, “ha eliminato gli 8 pini impoverendo via Colombo di ossigeno, aria pulita, assorbimento di polveri sottili (Pm 10) e polveri ultrasottili (Pm 2,5), queste ultime micidiali contro la salute umana, tanto da provocare milioni di morti l’anno nelle città prive di alberi del Pianeta, dove regnano sovrani il cemento, l’asfalto e l’inquinamento atmosferico prodotto dal traffico motorizzato.
A Martinsicuro, le amministrazioni che si sono succedute dal 2008 ad oggi, hanno tagliato molti alberi non considerando il loro ruolo ecologico, sanitario, ornamentale e paesaggistico
Nel ruolo di assessore all’ambiente ho tutelato tutti gli alberi, compresi quelli di via Colombo, nel 1995, con la giunta Caputi e nel 2005, con la giunta Maloni. Questo ennesimo taglio mi produce molta sofferenza in quanto il patrimonio verde della città ha subito un ulteriore impoverimento.
Alla luce di questo ennesimo albericidio, senza giustificato motivo, occorre una profonda riflessione da parte di tutti i cittadini, affinché non si ripetano atti di violenza nei confronti degli alberi, i quali ci danno tutto il benessere fisico e psicologico di cui abbiamo bisogno, senza nulla chiederci ad eccezione di pochi metri quadrati di terreno”.