Martinsicuro. Un mercato basato su qualità, tracciabilità, sostenibilità e territorialità, unitamente alla trasformazione in loco del prodotto, basandosi in incubatoi dal disciplinare unico, Con la necessità anche di ampliare il bacino di pesca e di riconducibilità del marchio stesso coinvolgendo altre realtà, politiche ed imprenditoriali.
“La politica è essenziale per favorire tale progetto e, la sensibilizzazione per un argomento complicato, di lungo corso e dalle prospettive certamente non immediate”, le parole di molti dei presenti all’incontro che si è tenuto a Cipria di Mare sul lungomare Europa a Martinsicuro. Ad aprire l’incontro il sindaco Massimo Vagnoni, che ha accolto favorevolmente l’iniziativa ponendo l’accento sulla volontà basata sull’intelligenza locale di voler combattere una guerra, all’apparenza impari ma, sicuramente vincente.
Manifestando la vicinanza dell’amministrazione ad un progetto ambizioso ma necessario ha formalizzato l’interesse ad essere capofila di esso dopo le sollecitazioni pervenute dal tavolo dei relatori. Vincenzino Crescenzi, in rappresentanza dell’OP Abruzzo Pesca Medio Adriatico, ha manifestato la preoccupazione dell’organizzazione circa l’andamento negativo del mercato minato da situazioni di pregiudizio e soccombenza della Marineria di pesca Italiana nei confronti di quella straniera. Una situazione che aggrava senza ritorno l’economia e la qualità della pesca.
“Sogniamo insieme e solo credendo ad un sogno mai passeggero vinceremo la battaglia. La politica ci deve necessariamente aiutare, saremo li a dettar loro il compito ma, senza che esso venga sposato sarà difficile, le parole animate da passione e senza dubbio, un pizzico di amarezza. “Sono felice che ci si possa confrontare in questo e per questo contesto ma, non possiamo più attendere anche perché, come vedrete, poiché rimasti in pochi, non potrò restar con voi per molto, devo scendere in mare. Non possiamo fermarci, fra un po’ tornerà il fermo biologico e, tornerà la paura del fallimento”, conclude con clamore ma con fermezza. Presenti gli onorevoli Laura Venittelli già parlamentare della Repubblica, e Giorgio Lovecchio, componente delle commissioni agricoltura e bilancio alla Camera, sono stati sollecitati a prendersi carico delle istanze e della programmazione dell’agenda per una forte reazione al momento assai negativo. Proprio Laura Venittelli, esperta in materia, anche per via dei trascorsi in marineria del genitore e della sua posizione in seno al PD come responsabile del settore Pesca, ha rimarcato la necessità di rivedere posizioni e strategie in quanto il pesce azzurro, per la sua non stanzialità, ha bisogno di una regolamentazione che permette una riconducibilità più strettamente ambientale ed etica del pescato.
In sintonia il presidente del Parco del Gargano, Pasquale Pazienza che ha posto l’accento sui vari aspetti commerciali ma anche dogmatici che genera il pesce azzurro. Un discorso che ha suscitato interesse e che ha trovato il culmine nell’accogliere la sollecitazione nell’essere partner del progetto.”La mia presenza non è indotta ma sinceramente attiva e propositiva. Il parco del Gargano ci sarà e lo farà attivamente”, le parole del presidente che han suscitato apprezzamento e speranza.
“La nostra organizzazione, la CEA è sempre vigile e partecipe ad iniziative come questa. Siamo per la sostenibilità e l’educazione ambientale e, questo nostro essere presente manifesta interesse e partecipazione attiva al progetto”, le parole decise di Barbara Zambuchini, in rappresentanza dell’organizzazione “CEA “.Partners in service srl “I disciplinari e i regolanti del Marchio di Qualità collettivo “IL PRINCIPE AZZURRO DELL’ADRIATICO” registrato in Italia parlano chiaro e noi siamo pronti ad ogni sfida “, conclude la Zambuchini che nella sua veste anche di educatrice alimentare, pone condizioni di sinergia e partecipazione attiva. “Attenzione massima sulla qualità ed anche alle aree non costiere con i suoi prodotti di eccellenza che si sposano senza pari al pesce azzurro”, le parole di Costanzo Cascavilla, già sindaco di San Giovanni Rotondo e progettista europeo. “Non possiamo prescindere da elementi comuni e nell’ampliare l’offerta, puntiamo al cibo che identifichi territori ed eccellenze. Non a caso stasera tre chef ci delizieranno con connubi senza tempo, crediamoci. Se siamo in tanti, stasera, non è perché ci son chef che ci delizieranno i palati ma perché occorre sinergia. Crediamoci, anzi, ci crediamo”, conclude con spirito costruttivo ed altamente progettuale. Il tavolo, coordinato da Maurizio Varriano dei Borghi d’Eccellenza, ha condiviso unanimemente la proposta di nominare un comitato tecnico scientifico e di proporre da subito la regia nelle mani del Sindaco di Martinsicuro, Massimo Vagnoni.
Le conclusioni sono state affidate all’on.le Giorgio Lovecchio che nel manifestare la gratitudine per l’invito e la responsabilità di proporlo portavoce del progetto nei palazzi della Politica, ha dichiarato attenzione e massima disponibilità affinché si apra un vero e risolutivo dibattito in merito alle tematiche poste all’attenzione della platea, attenta e decisamente numerosa. Non sono mancati momenti di discussione che hanno animato l’incontro che, ha deciso la costituzione del tavolo di lavoro e cadenzato gli incontri futuri.
La serata , nel vedere il Principe Azzurro dell’Adriatico , unico vero protagonista dell’incontro, ha visto esaltare la cucina dei tre chef intervenuti : Nicola Vizzarri per il Molise, Simone Conte per la Puglia, Alessandro De Antoniis per l’Abruzzo. I tre si son superati, anche grazie alla collaborazione di Costanzo Dragano dell’Hotel Corona di San Giovanni Rotondo, e di Franco Budrago titolare di una struttura ricettiva sempre a San Giovanni Rotondo, nonché membro del DUC Garganico. Accompagnati dalle splendide note di due splendidi professionisti della musica, Lino Rufo ed Yuki Rufo, sono sfilati per poi favorirne la degustazione piatti senza tempo nel nostro tempo che hanno decisamente reso il tocco finale ad una giornata di lavoro decisamente importante e fruttuosa.