Teramo. Il virus che bussa alla porta. Il ricovero in ospedale con le terapie che funzionano e l’uscita da un vero e proprio incubo per la paziente e per i familiari.
Le figlie di Pino Di Sabatino, 52 anni, positiva al Covid, hanno scritto una lettera di ringraziamento. La donna è stata salvata grazie all’impiego dell’Ecmo: macchina che sostituisce la funzione di cuore e polmoni.
LA LETTERA
È doveroso ringraziare la sanità abruzzese nello specifico la ASL di Teramo che ha aiutato nostra madre a superare il suo percorso di lotta personale contro il Covid-19.
L’8 marzo il Coronavirus ha colpito tutta le nostra famiglia, per dieci giorni abbiamo cercato di combatterlo a casa con l’aiuto e l’assistenza medica costante della Dottoressa Maraessa e del Dottor Liberatori, coadiuvati dall’aiuto di due nostri amici infermieri Donato e Lorena.
Tutto sembrava procedere come una comune influenza.
Arrivati al decimo giorno, ad un tratto il maledetto virus si è fatto più violento, le cure domiciliari non erano più sufficienti. Siamo stati costretti a chiamare il 118, entrambi i nostri genitori sono stati portati in ospedale per eseguire gli accertamenti del caso.
Dai risultati si evinceva la necessità di un ricovero urgente per entrambi presso l’ospedale di Atri. Se per nostro padre le cure intraprese erano sufficienti, per nostra madre no.
Ecco allora la decisione da parte dei medici: “ la signora deve essere intubata subito, altrimenti la perdiamo ”.
La corsa verso la rianimazione Covid di Giulianova dove ad attenderla c’era l’intera equipe. A fare la differenza è stata la Dottoressa C. che da subito ha capito la gravità della situazione e ha ritenuto opportuno chiedere l’intervento della rianimazione cardiochirurgica di Teramo sapendo che è dotata di ECMO.
Nonostante le gravi condizioni il team della rianimazione cardiochirurgica sotto la guida delprimario il Dottor Taraschi decidono di intraprendere questo percorso.
Giunti al ventisettesimo giorno iniziano ad esserci i primi cenni di miglioramento.
Né serviranno altri venti affinché ci venga detto “ la signora Di Sabatino è fuori pericolo “. Se siamo qui a raccontare questa storia a lieto fine è solo per il merito dello straordinario lavoro di squadra, professionalità, disponibilità e umanità di medici e infermieri del reparto della rianimazione cardiochirurgica che non hanno mai smesso di crederci.
Grazie a tutti voi!!!
Gina e Monica