Teramo. Era sfuggito, in quanto irreperibile agli arresti del luglio del 2020 sia all’esecuzione, nel mese di agosto dello stesso anno, dell’ordinanza applicativa della misura cautelare del carcere, entrambi effettuati dalla squadra mobile di Teramo, l’uomo, il quarantenne Frank Igbinovia, di nazionalità nigeriana, arrestato lo scorso 18 febbraio dalla Polizia di Frontiera Aerea di Bologna mentre era in partenza con destinazione finale Cotonou (Benin).
L’uomo è indagato per il reato di associazione di tipo mafioso nell’ambito delle indagini effettuate dalla squadra mobile di Teramo diretta dal vice questore aggiunto Roberta Cicchetti e coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di L’Aquila nella persona dei Pm David Mancini e Simonetta Ciccarelli in quanto appartenente alla cellula locale, (denominata “PESHA”) dell’associazione di tipo mafioso “Supreme Eiye Confraternity (SEC)” o “EIYE”, sodalizio radicato in Nigeria, ma diffuso in molti Stati europei ed extraeuropei, equiparato per struttura e forza intimidatoria alle mafie tradizionali.