E’ un vero boom vacanziero giovanile, ed oltre ogni previsione di vendita, quello delle sigarette elettroniche usa e getta.
Quale il problema che ci tocca come regione, oltre che come genitori, e del quale desidero portare a conoscenza pubblico e organi amministrativi regionali e locali? Semplice, questi, in gran parte anche se non tutti, sono rifiuti RAE. Ovvero andrebbero smaltiti con i computer ed i telefonini, ed invece finiscono forzatamente nei cestini pubblici. E, questo, nella “migliore” delle ipotesi, in quanto in realtà se ne possono trovare ovunque. Il tema è di valenza nazionale, e francamente penso che a breve il governo interverrà, ma penso anche che una regione come l’Abruzzo che, giustamente, fa della sostenibilità, dell’ecologia e della qualità della vita il proprio brand turistico debba farsi capofila nella lotta contro queste minibombe ecologiche attualmente legalizzate e sollecitare la fine di questo scempio.
Peraltro, non sfuggirà ad alcuno che questi oggetti, per la loro natura poco costosa, dai 5 agli 8 euro, sono candidati a finire nelle mani dei giovanissimi che, con pochissimi euro, possono accedere alla nicotina e senza l’impegno di apparati di ricarica o altro. Questo significa che, i ragazzi acquistano, usano, e “gettano” senza la minima possibilità da parte dei genitori di esercitare il benchè minimo controllo. Ripeto, so perfettamente che il tema è di valenza governativa e nazionale, ma credo profondamente che l’intervento nelle opportune sedi da parte delle regioni, e le sollecitazioni degli organi amministrativi locali possano e debbano fare molto. E credo che la regione Abruzzo, che invito vivamente ad occuparsi del tema, sia la prima ad avere interesse per farlo. Abruzzo, come recita l’indovinato slogan di Abruzzo Sviluppo voluto dal presidente Stefano Cianciotta, deve essere “un buon posto per crescere”.
Gian Luca Grimi (Presidente Confesercenti-Assoturismo Abruzzo)