Grazie alle donazioni raccolte dalla delegazione di Teramo della Fondazione Veronesi nel corso del 2018 è stato possibile finanziare una borsa di ricerca per Ester Sara Di Filippo.
Il suo progetto di ricerca, selezionato a seguito di un bando di concorso internazionale della Fondazione Veronesi, si svolgerà alll’Università G. D’Annunzio di Chieti e Pescara ed ha lo scopo di individuare nuove strategie per contrastare, durante il processo di invecchiamento, la progressiva perdita di massa e di forza muscolare chiamata sarcopenia. La borsa di ricerca dell’importo di 27 mila euro è stata consegnata a Ester Sara Di Filippo dalla responsabile della delegazione di Teramo Anna Maria Ressa Camerino nel corso della cerimonia dei Grant svoltasi a Milano il 21 Marzo scorso. Nel corso dell’evento 197 giovani ricercatori, con un età media di 35,5 anni di cui l’80,2 % sono donne, hanno ricevuto borse di ricerca finanziate dalla Fondazione Umberto Veronesi per gli studi nei settori della oncologia, delle neuroscienze e della cardiologia.
I criteri di selezione hanno premiato un elevato livello di innovazione e la possibilità di sviluppare nuove tecniche di diagnosi e di cura personalizzate. Inoltre la Fondazione Umberto Veronesi sosterrà anche per il 2019 la gestione e le attività didattiche della Scuola Europea di Medicina Molecolare. La borsa di ricerca per gli studi di Ester Sara Di Filippo si aggiunge a quelle finanziate per gli anni 2014 e 2015 per le ricerche della biologa teramana Daniela Di Giacomo per lo studio sulla ereditarietà del tumore nelle donne abruzzesi con l’intento di selezionare le famiglie abruzzesi con predisposizione al cancro al seno e all’ovaio. Nel 2016 è stato finanziato il progetto di ricerca del cardiologo teramano Nicola Cosentino sul ruolo del sistema immunitario nella formazione delle placche nelle coronarie. Per il 2017 Il beneficiario è stato il biologo Davide Sartini per le ricerche su nuove strategie terapeutiche per la cura del cancro, attraverso lo studio delle cellule staminali. Lo scorso anno il finanziamento è andato al biologo abruzzese Domenico Mattoscio per uno studio sulla efficacia delle resolvine, molecole dotate di proprietà antinfiammatorie, nel ritardare la crescita dei tumori di origine virale.