Dopo il nostro articolo di ieri in merito alle difficoltà dei cittadini teramani di avere contatti con il numero di telefono Covid messo a disposizione dalla Asl di Teramo (ed indicato da diversi amministratori locali), sono diverse le segnalazioni pervenute alla nostra redazione di altre difficoltà da parte dell’azienda sanitaria locale su tamponi e contact tracing. Una situazione evidentemente difficile da gestire, quella della seconda ondata Covid, anche in realtà dove comunque il contagio è per adesso relativamente contenuto.
SARA (nome di fantasia) DI NERETO: Vi scrivo perché sono sull’orlo della disperazione e sicuramente ci sono altri cittadini come me che posso capirmi. Mio padre è stato ricoverato per il COVID all’ospedale Mazzini di Teramo. Attualmente, le sue condizioni di salute non sono gravissime. Ha l’ossigeno ma non ha febbre. Mio padre è stato ricoverato martedì scorso, da quel momento non so più niente di lui, non riesco a contattare nessuno e nessuno mi chiama per dirmi una benché minima notizia sulle sue condizioni. Inoltre in casa mia ci sono due persone patologicamente compromesse, mio nonno ultra novantenne e mia madre diabetica ed asmatica. Successivamente al tampone fatto a mio padre, con esito positivo, mi aspettavo che qualcuno mi chiamasse, bene, non mi ha chiamato nessuno per dirmi di essere in quarantena obbligatoria o per comunicarmi qualcosa riguardo al tampone. Alché data la situazione mi sono rivolta ad uno studio privato di Ascoli Piceno, pagando di tasca mia, 80 euro a tampone (poiché a domicilio) ma va bene, qualsiasi cifra pur di avere una risposta. Ho comunicato al medico di base la mia decisione e ho fatto richiesta di impegnativa. Io e mia madre siamo risultate positive, non abbiamo fortunatamente nessun sintomo. Sto cercando di comunicare l’esito del tampone alla ASL di Teramo, attraverso il loro numero, 0861420699 che dicono, sul sito, essere disponibile dalle 8 alle 14. Questa mattina, ho trascorso l’intera mattinata al telefono, cercando di parlare con qualcuno, niente da fare! Ho inviato mail, contromail, ho fatto di tutto e non è servito a nulla. Questo numero non esiste! Ritengo che questa situazione sia oscena e invivibile. Siamo solo ad ottobre come pensano di affrontare l’inverno in queste condizioni? Ho deciso pertanto io di fare i tracciamenti dei contatti di mio padre e dei miei, perché il sistema è completamente saltato. Siamo stati abbandonati da tutti.
CARLO (nome di fantasia) DI TERAMO: Lavoro per un’azienda privata che ha richiesto i tamponi rinofaringei per i suoi dipendenti. Abbiamo eseguito i tamponi il 20/10 per aver la risposta il 22/10. I tamponi sono stati analizzati dallo Zooprofilattico. Il risultato positivo del tampone mi è stato comunicato dal mio superiore e autonomamente ho provveduto a isolare i contatti e rimanere a casa da solo. La Asl l’ho informata io tramite il presidio covid già nella giornata successiva ma mi hanno risposto che il Siesp doveva fare partire la pratica, e così mi ha detto anche il mio medico curante che ha disposto l’isolamento per me. Siesp irraggiungibile ad oggi in qualsiasi modo si provi a contattare, grazie ad una mail al Comune sono stato ricontattato da una funzionaria che mi ha riconfermato che non sono presente sulla lista di positivi del comune di Teramo e gentilmente mi ha segnalato anche lei al Siesp ma ovviamente nessuna risposta. Ho anche provato ad avere chiarimenti dal medico competente della mia azienda ma non ho cavato un ragno dal buco.
PAOLA (nome di fantasia) DI TORRICELLA: La Asl è completamente in tilt per tamponi Covid. Mio marito e mia figlia di 2 anni e mezzo sono positivi ma è un calvario burocratico che non finisce mai, se qualcosa si aggrava nessuno sa dare risposte. Passo la notte a vegliare il respiro delle persone che amo più al mondo perché un colpo di tosse mi terrorizza, ho anche una bambina di un anno ma a chi mi rivolgo se avessi seriamente bisogno quando qua medici di base e pediatri non conoscono neanche l’iter burocratico. I tamponi li ho fatti a pagamento altrimenti si allungava troppo e lavorando solo mio marito si creavano problemi al lavoro. Ho pagato ben 195€ per fare un tampone molecolare a casa per 2 adulti e una bambina.
ANTONIA (nome di fantasia) DI ROSETO: Lavoro presso una struttura privata ed è grazie al mio coordinatore che si è battuto per farci fare subito i tamponi che ho scoperto di essere positiva al covid. Mi è stato comunicato tutto da una dottoressa della struttura privata. La Asl non mi ha chiamata e non mi ha fatto fare il tracciamento dei miei contatti, ho fatto tutto da sola.
Ho richiesto subito i tamponi per mio marito e mia figlia di 10 mesi ma ad oggi le richieste non sono ancora arrivate alla Asl di Teramo!! Non sappiamo quando verranno a fargli i tamponi. Ho chiamato io il Comune di Roseto per comunicare la mia positività, loro non sapevano niente e parliamo del 22 ottobre, giorno in cui ho scoperto di essere positiva. Il comune mi ha detto che mi avrebbero attivato il servizio di ritiro immondizia porta a porta, non è arrivato nessuno. Stamattina ho chiamato per chiedere se era attivo il COC ma mi hanno detto di no. Il servizio di consegna a domicilio farmaci l’ho scoperto da sola. Non possono attivarmi L’USCA perché non sono abbastanza grave.