L’imam resta detenuto nel carcere ascolano di Marino del Tronto. “Ha risposto alle domande del giudice e mi riservo di chiedere nei prossimi giorni l’attenuazione della misura” ha aggiunto il penalista. Le ordinanze di custodia cautelare emesse del gip de L’Aquila a seguito delle indagini della Dda hanno raggiunto otto persone di origine tunisina e due italiani.
Tutti sono indagati per reati tributari e di autoriciclaggio, con finalità di terrorismo. Tramite alcune società, secondo l’accusa, avrebbero distratto ingenti somme di denaro, in parte frutto di evasione fiscale, da destinare anche al finanziamento di attività riconducibili all’organizzazione radicale islamica “Al-Nusra”, nonché in favore di Imam dimoranti in Italia.