- Onorevole Zennaro, entriamo subito nel vivo, Ius Scholae e liberalizzazione della cannabis sono di fatto al centro dell’agenda parlamentare. C’è fibrillazione a Montecitorio?
Questa settimana alla Camera dei deputati la sinistra ha voluto calendarizzare per forza cittadinanza facile con lo Ius Scholae e la depenalizzazione di determinate tipologie di droghe. Riteniamo inaccettabile che PD e M5S, attraverso una forzatura parlamentare, impongano questi temi invece di permettere al Parlamento di occuparsi di caro bollette, emergenza carburanti e pensioni.
- Entrando nel merito dello Ius Scholae, quali sono le criticità? C’è possibilità di mediazione?
Il provvedimento all’esame “Modifiche alla legge 5 febbraio 1992, n. 91, recante nuove norme sulla cittadinanza” introduce un nuovo modo di acquisizione della cittadinanza italiana da parte dei minori stranieri mediante il sistema del c.d. ius scholae (o ius culturae).L’importante tematica della tutela dei minori, stranieri e italiani, è di estrema delicatezza e deve essere affrontata con serietà, senza emotività, evitando di strumentalizzarla per scopi politici. Viviamo in un Paese nel quale a qualsiasi bambino, a prescindere dalla nazionalità e dall’etnia, vengono assicurati servizi essenziali, a partire dallo studio e dalla sanità. Peraltro, anche laddove ci fossero delle inefficienze o delle mancanze, nell’ambito di servizi non essenziali, si potrebbe comunque intervenire, anche per via regolamentare, senza necessità di incidere sulla legge relativa alla cittadinanza, che si è dimostrata negli anni del tutto equilibrata. Ciò è ampiamente dimostrato dal numero delle cittadinanze concesse. Il provvedimento ha in realtà lo scopo di favorire non tanto i bambini, i quali sono già tutelati, come è giusto che sia, bensì i loro genitori, in quanto è del tutto evidente che una volta concessa la cittadinanza italiana ai minori diventerebbe impossibile allontanare dal territorio nazionale i loro genitori. Si stima che i minori che potrebbero fruire del provvedimento in esame siano circa un milione. Secondo questa logica il provvedimento medesimo impedirebbe l’espulsione di due milioni di cittadini stranieri e questo è lo scopo principale che viene perseguito, vale a dire una sanatoria generalizzata e l’introduzione surrettizia dello ius soli. Quindi nessuna mediazione.
- Continuerete a sostenere il Governo Draghi, o state pensando di uscire dalla maggioranza, seguendo di fatto quanto annunciato da Conte?
Come emerso anche dalle recenti assemblee dei Deputati con Salvini, la Lega è un partito che ha pagato molto in termini elettorali l’essere entrato in un Governo che, come fu promosso dal Presidente della Repubblica, doveva gestire la pandemia e programmare i fondi del PNRR. Siamo una forza responsabile ma non accetteremo forzature e compromessi su temi divisivi e vogliamo che il Governo e il Parlamento diano la priorità alle questioni economiche, alla crisi delle materie prime e all’inflazione, questi sono i problemi che rischiano di mettere in difficoltà milioni di italiani. Già a partire da settembre servirà un importante scostamento di bilancio per sostenere stipendi e pensioni, i più colpiti dall’incremento dei prezzi. Il Governo andrà avanti se riuscirà a soddisfare le aspettative per cui è nato, facendo le cose che devono essere fatte.
- Uno dei temi principali nell’agenda della Lega è il caro carburante, cosa state facendo a livello parlamentare?
Per contrastare i rincari dei prezzi dei carburanti servono strategie di breve termine, come si sta facendo sul fronte di accise e costi di trasporto, ma bisognerà fare di più nel medio e lungo termine, come riaprire le trivelle del gas e pianificare il ritorno al nucleare. Se Francia, Germania ed Inghilterra hanno meno problemi sul fronte delle bollette è proprio perché hanno più sovranità energetica grazie alle centrali nucleari di ultima generazione.
- Cosa pensa della revoca della concessione A24/25 al gruppo Toto?
Aldilà di quale sia la natura del gestore pubblico o privato, per noi è prioritario l’abbassamento delle tariffe dell’autostrada più cara d’Italia e che e si garantiscano tutte manutenzioni, per tutelare la sicurezza degli automobilisti. Stiamo parlando di un’infrastruttura che si trova in una situazione di emergenza. Vigileremo affinché la gestione statale, completi e realizzi al più presto gli interventi necessari.
- Le elezioni nel capoluogo teramano sono quasi alle porte, la Lega come si andrà a posizionare?
La gestione della pianificazione delle prossime amministrative è in capo alla nostra Segreteria provinciale che sta facendo un ottimo lavoro, poi come abbiamo visto anche nell’ultima tornata elettorale a livello nazionale, nelle città il centrodestra parte sfavorito ed ogni buon risultato viene raggiunto sul campo solo quando si riesce a mobilitare tutto l’elettorato d’area, e questo sì può fare solo se si riesce generare entusiasmo sulla squadra e sulla figura del candidato Sindaco. L’uscente D’Alberto è favorito sulla carta perché aggrega tutta la sinistra ed il centrodestra dovrà pianificare bene tutte le scelte a partire dal programma, che è fondamentale. Un modello vincente è proprio quello dell’Aquila dove tutti uniti e con pari dignità tra le forze che compongono la coalizione si possono raggiungere importanti traguardi.