Massimo Zanni, 64 anni proprio oggi, è il nuovo Prefetto di Teramo, presentatosi nel pomeriggio alla stampa ma ancor prima al territorio con le iniziative legate alla “Giornata della Memoria”.
Originario di Cerveteri, tifoso laziale, è stato di fatto anche campione d’Europa, avendo seguito la nazionale italiana di calcio nel percorso verso il recente trionfo. Soprattutto, però, ha origini teramane grazie ai nonni materni di Castel Castagna “e finalmente potrà andarci, anzi sarà una delle prime tappe”, ha detto.
Da qui e non solo il rapporto stretto con il presidente della Figc, Gabriele Gravina, abruzzese acquisito, con cui Zanni si ripromette di discutere “della possibilità di portare a Teramo le nazionali giovanili”. Proprio del Teramo non poteva non parlare: “So che sta lottando per la salvezza, tra l’altro dalla mia nomina di venerdì scorso la squadra ha vinto a Pesaro. Spero di continuare a portare bene…”.
Altra tappa teramana sarà Corropoli, perché corropolese il fondatore della “rivale” AS Roma, Italo Foschi. Tornando alle questioni del territorio, il nuovo Prefetto si è dato ovviamente del tempo per analizzare in maniera più approfondita le problematiche.
In servizio nella polizia di Stato dal 1985, Zanni ha ricoperto numerosi ruoli di rilievo nella polizia: dopo aver iniziato la sua carriera a Firenze, ha diretto numerosi commissariati di Roma, occupandosi di attività di prevenzione e di servizi antidroga. Molto più recentemente, ha ricoperto il ruolo di Questore di Grosseto.
In giornata si è svolta tra l’altro la cerimonia di consegna di quattordici Medaglie d’Onore, concesse con decreto del Presidente della Repubblica ai cittadini deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra. Il Prefetto Zanni, con partecipe e sincera commozione, ha consegnato la Medaglia d’Onore “in memoria” ai familiari dei militari Antonietti Mariano, Antonietti Valentino, Cervellini Cesare, Costantini Walter, De Berardinis Aldo, Gambacorta Carino, Manocchia Pasquale, Pelizzi Angelo, Pelizzi Matteo, Riccioni Nello, Stacchiotti Flaviano, Stacchiotti Luigi, Stacchiotti Pasquale, Zenobi Ernesto.