Le cooperative di cui sono dipendenti, infatti, non hanno i settori ateco di riferimento previsti dalla circolare Inps 49 (la circolare che definiva quali lavoratori avevano il diritto di percepire il “bonus stagionali”).
“Una problematica che avevamo già sollevato come organizzazione sindacale e che doveva essere risolta con il nuovo decreto rilancio. Ancora oggi, però, i bagnini non hanno diritto a questo bonus”, spiega Mauro Pettinaro.
Sono circa 200 i bagnini della costa teramana interessati da questa problematica e ci sembra davvero grave che pur prevedendo un bonus per i lavoratori stagionali, si continui ad escludere una parte di lavoratori che hanno una caratterizzazione inequivocabile di stagionalità.
Una situazione paradossale che mette in crisi lavoratori che devono affrontare una stagione anomala tra incertezze e responsabilità raddoppiate, non avendo ancora una data di inizio per la stagione.
Fino alla passata stagione dal 1° giugno tutti i bagnini entravano in servizio, mentre per quanto riguarda la stagione attuale si parla, forse, di un inizio della ripresa delle attività lavorative per il 15 o 20 giugno (ma anche su queste date non c’è alcuna certezza).
“A questo punto presumiamo che la prima “soluzione” sarà quella di issare la bandiera rossa da parte degli stabilimenti.
Si parla inoltre di doppie responsabilità derivanti dall’emergenza Covid19 e crediamo che sia davvero complicato aggiungere anche la vigilanza del distanziamento sociale in acqua, in queste condizioni”, prosegue la nota.
”Chiediamo che vengano rispettati gli orari e che i bagnini non siano obbligati a lavorare nei fatti più ore rispetto a quanto previsto nel contratto e senza turni di riposo. Tutti i turisti e i cittadini che frequentano la costa teramana sanno quanto sia importante il ruolo della figura del bagnino per la tutela e la sicurezza di chi vive le spiagge teramane durante l’estate. Per questo motivo invitiamo le associazioni dei balneatori e le istituzioni ad un incontro per discutere di tutte le problematiche poste.
La politica e le istituzioni intervengano subito per dare il bonus delle 600 euro e sanare un’ingiustizia grottesca verso chi garantisce sicurezza di tutti nelle stagioni estive”.