E’ questo l’obiettivo di Gran Sasso Laga ICH (Intangible Cultural Heritage) il progetto nato dal partenariato tra studiosi del patrimonio culturale abruzzese (Associazione Bambun per la ricerca demo-etnoantropologica e sociale e Associazione LEM-Italia) e progettisti per lo sviluppo locale (PanSpeech srl e Associazione Itaca), che coinvolge 8 comuni montani della provincia di Teramo compresi nel cratere aquilano del 2009 ovvero: Arsita, Castelli, Colledara, Fano Adriano, Montorio al Vomano, Penna Sant’Andrea, Pietracamela, Tossicia.
Hanno presentato il progetto al Consorzio Bim Silvia Pallini, ricercatrice LEM-Italia, Gianfranco Spitilli uno dei coordinatori del progetto, i sindaci di Colledara, Manuele Tiberii; di Castelli, Rinaldo Seca, di Fano Adriano, Adolfo Moriconi, e Montorio al Vomano, Ennio Facciolini.
Il progetto, destinato a essere implementato, ha visto in questa sua prima fase di attuazione la documentazione e l’inserimento nel portale www.gransassolagaich.it di 24 beni immateriali (3 per ogni comune), 8 eventi legati alla valorizzazione degli stessi beni da parte delle comunità e 8 esperienze da vivere con i depositari dei saperi legati al patrimonio culturale immateriale dell’area Gran Sasso-Laga: dai canti alla preparazione di particolari alimenti, dalla condivisione di tradizioni rituali alle conoscenze relative ai cicli produttivi del territorio, ereditati dal passato e oggi in possesso di un numero sempre più ristretto di persone.
“Il patrimonio culturale immateriale del Gran Sasso e dei Monti della Laga – spiegano i referenti delle associazioni coinvolte – è oggi fortemente a rischio a causa dello spopolamento delle aree interne e della perdita della memoria individuale e collettiva, accelerata dalle conseguenze socio-culturali ed economiche provocate dal terremoto. Gran Sasso Laga ICH, nello spirito delle convenzioni UNESCO, riconosce la necessità di considerare la persona e i valori umani al centro di un’idea ampia e interdisciplinare di eredità culturale; ritiene la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale un’azione essenziale per la promozione di una crescita sociale, culturale ed economica del territorio; promuove il valore e il potenziale di un’eredità culturale usata saggiamente come risorsa per lo sviluppo sostenibile e per la qualità della vita, per la piena realizzazione della persona umana in una società in costante evoluzione”.
“Fondandosi sulla mediazione diretta tra le comunità e gli attori dello sviluppo locale – commenta Mauro Vanni presidente dell’Associazione Itaca – nonché sull’elaborazione di un protocollo del turismo sostenibile, Gran Sasso Laga ICH intende promuovere la conoscenza del patrimonio culturale immateriale dell’area e favorire lo spirito di accoglienza da parte degli attori locali attraverso la condivisione di esperienze pratiche tra il visitatore e l’individuo o la comunità depositari dei saperi della tradizione, stimolando la partecipazione e la consapevolezza delle comunità circa le dinamiche di costruzione dell’attività turistica locale”.