Il Venere sta per passare dalla famiglia Flagnani a due soci molto noti nel mondo della movida giuliese. A confermalo su Facebook è stata proprio Bianca, la proprietaria, con un splendido post dedicato a tutti gli storici clienti dello stabilimento.
Un cambiamento epocale per la struttura balneare più antica di Giulianova e forse dell’intera penisola.
La struttura , infatti, fu realizzata nel 1875 da un ascolano, Vincenzo Cantalamessa. All’inizio del XX secolo, estate 1901, lo stabilimento Venere passa di mano con la gestione di Andrea Bucci che a sua volta, nel 1904, cede l’attività a Sante Cicchetti e Antonio Lattanzi. Ma la grande svolta avviene nel 1910 quando l’intera struttura passa nelle mani di Flaviano Flagnani, padre di Domenico detto Ninnì, suocero di Bianchina Marcozzi, nonno di Francesco e bisnonno di Bianca e Domenico junior. Il 17 luglio dello stesso anno viene inaugurato il nuovo Venere alla presenza di autorità civili e militari. Durante la Grande guerra lo stabilimento viene in buona parte requisito, smontato e portato al fronte. Nel 1947 l’ultima svolta: una violenta tromba d’aria procura ingenti danni alla struttura in legno e così viene realizzato un solido fabbricato in muratura che fa ancora bella mostra di sé.
Chissà se dopo 109 anni della gestione Flagnani, il Venere con la nuova gestione cambierà anche volto.
Il post di Bianca Flagnani:
“Ai Clienti del Venere e alla “gente di mare”:
Carissimi, mai avrei immaginato che questa ” Vecchia Signora” non sarebbe più stata una nostra creatura, nel bene e nel male, eppure, ‘C’ est la vie”, come si dice, ma non consola quasi mai.
Sì, è vero, il VENERE sarà venduto a Paolo e Vincenzo e presto sarà ufficializzato.
Purtroppo la stampa locale ha goffamente anticipato i tempi.
Avremmo amato e lo faremo, annunciare noi, ai nostri fedelissimi, cosa che comunque faremo, per passare le consegne nella maniera più adeguata e morbida possibile, questa svolta epocale.
Non mi piace parlarne qui, non mi piacciono tante cose, ma vi lascio in buone mani.
Chi mi conosce lo sa, il Venere era come un figlio per me, quello che per destino non ho avuto e si sa….è sempre doloroso lasciare andare qualcosa di caro e prezioso!
E’ altrettanto doloroso, dopo 20 anni, non essere più al vostro servizio.
È stato un privilegio crescere con voi, ho imparato molto, ho dato quello che potevo Bianca senza filtri, Bianca e il suo staff che ringrazio di cuore, Bianca e Voi tutti….
Adoravo vedervi stare bene, mi mortificavo al contrario, un pensiero speciale a chi queste cose le porterà nel cuore, io lo farò”.