Giulianova. Incontro informale tra tre rappresentanti della delegazione giuliese di Conalpa e l’agronomo Lorenzo Granchelli per una chiacchierata informale sulla situazione del verde pubblico a Giulianova.
Durante il confronto sono stati affrontati i problemi principali: “L’attacco dei funghi alle tamerici: purtroppo – spiega Patrizia Casaccia del Conalpa – queste piante sono poco longeve e quando sono attaccate da funghi non è possibile salvarle perciò bisogna pensare alla loro sostituzione (non necessariamente con altre tamerici). Gli olmi secchi del parco Annunziata: anche loro sono attaccati da un insetto che fa sviluppare un fungo e li fa ammalare di grafiosi; anche in questo caso non è possibile salvarli. La popolazione degli olmi si è ridotta dell’80% a causa di ciò. Le piante di oleandro piegate dal vento: sia sul lungomare Rodi sia sulla pista ciclabile che porta al fiume Tordino ci sono tante piante piegate; bisogna stabilizzarle bene. A volte si nota un’operazione al contrario: il bastone di rafforzo viene messo dalla parte sbagliata. Lungo discorso che annovera tutte le piante del territorio giuliese. La casistica più drastica circa l’abbattimento dei pini è dovuta alle intemperie. Le piante che da diversi anni abbelliscono Giulianova hanno subito, per colpa delle piogge e dei forti venti, danni irreparabili e sono stati abbattute per la pericolosità (v. parco Cerulli, pineta vicino ai camping, pineta Chico Mendes che subirà altri tagli). Capitozzature: nota dolente! Il termine già fa pensare ad una ferita, ad un danno. Il termine giusto è: gestione della chioma; ecco che si pensa all’armonia, alla tutela, alla conservazione. Perché danneggiare un albero quando si può tutelarlo? Basta applicare le norme esatte e per conoscerle è necessario formare il personale attraverso corsi gestiti da esperti. Esiste, a Tortoreto, chi fa proprio questo, si chiama Accademia della natura (ente accreditato presso regioni Marche e Abruzzo); fornisce supporto di conoscenze teorico-pratiche a tutti gli operatori dei settori Agricolo, Forestale, Agroalimentare, Ambientale, Naturalistico e di sviluppo del Territorio. Non fa solo formazione ma anche informazione rivolta al grande pubblico affinchè si possa aumentare la consapevolezza di queste tematiche all’interno della società”.
“E’ stato interessante apprendere – ha aggiunto l’associazione giuliese – il concetto di ‘consociazione’che non è altro che la tecnica di piantumare alberi diversi che si aiutano a vicenda. Inoltre è molto importante la collocazione di specie in funzione di una corretta valutazione dell’ambiente urbano che li dovrà ospitare tenendo conto delle varie situazioni come: parcheggi, marciapiedi, aree destinate ai giochi. Non sono le piante a piegarsi ai nostri voleri ma siamo noi a dover capire di cosa hanno bisogno. Spesso chi pianta alberi non ha le dovute conoscenze ma ancor più grave è quando le conoscenze non le hanno coloro che se ne devono prendere cura. Sono state osservate alcune essenze, che presentano problemi, a ridosso di attività commerciali e hotel poiché è quantomeno inconsueto che alberi della medesima specie, a pochi metri di distanza, risultino sani e senza alcuna patologia mentre altri sono già secchi! Tale problematica è stata, peraltro, già segnalata all’assessorato competente e all’ufficio del verde del comune e potrà essere oggetto di nuovi approfondimenti. L’ attenzione si è poi spostata sugli eucalipti che si trovano a nord di viale Orsini.Questi ultimi devono essere preservati e curati al meglio e ci ripromettiamo di dedicare un’attenzione particolare a questa specie. Si è anche notato un decadimento delle pinetine adiacenti gli hotel sul lungomare nord (verificati diversi tagli poco ortodossi). Tali aree sono state date ‘in gestione’ alle attività ricettive con l’accordo di prevedere una regolare e puntuale manutenzione ma, ove i privati non avessero più intenzione di adempiere agli obblighi previsti, è necessario rivedere l’accordo per preservare le piante insistenti.
Trattandosi di aree demaniali è d’obbligo prevedere la tutela del patrimonio comune”.
Granchelli ha risposto in maniera minuziosa a tutti i quesiti e i dubbi, dichiaradonsi disponibile ad organizzare incontri informativi affinchè ogni cittadino possa conoscere i temi della natura sia che riguardino il proprio giardino che tutto il territorio del paese in cui vive.
“Ci ha parlato anche di un progetto, presentato alla precedente amministrazione, di piantumazione per riequilibrare la mancanza di una parte di alberi tagliati; si tratta di un numero non sufficiente a colmare le lacune ma oggi sapere che c’è la possibilità di mettere a dimora 300 nuovi alberi è una notizia molto confortante. Facciamo come le piante: consociamoci, dall’aiuto reciproco uomo/pianta, ne beneficerà, sicuramente, di più l’uomo”, conclude la Casaccia