Tempi lunghi, anzi lunghissimi per il recupero dell’ex palazzo di giustizia di Giulianova per essere trasformato in un moderno plesso scolastico.
La pratica è ferma, in attesa che in Comune salga il nuovo sindaco. Solo con l’insediamento della nuova amministrazione che dovrà governare la città per i prossimi 5 anni e del nuovo Consiglio Comunale ci potrà essere quell’accelerazione necessaria per arrivare alla definizione completa del progetto. Si pensa che la situazione si potesse sbloccare già prima, a gennaio.
Invece al momento è tutto fermo. Tra i finanziamenti regionali e i fondi messi a disposizione dal Comune, è previsto un investimento complessivo di circa 5 milioni di euro che serviranno per trasformare l’ex tribunale di via Cerulli in un moderno edificio in grado di accogliere più di 700 studenti, tra scuola elementare e media.
E’ servito anche da un ampio parcheggio. Quella di recuperare la struttura che un tempo ha ospitato la pretura e quindi il tribunale è una proposta che risale a circa anni fa. E fu l’allora consigliera comunale Laura Ciafardoni ad indicare proprio nell’ex palazzo di giustizia la soluzione ideale per realizzare in città un polo scolastico. Proposta poi ripresa anche dal leader del Cittadino Governante Franco Arboretti.
Una volta eseguiti gli interventi di adeguamento, rispettando tutta quella complessa normativa che riguarda la messa in sicurezza dello stabile, l’ex tribunale potrebbe accogliere di sicuro gli studenti della scuola media Pagliaccetti. La struttura che li ospitava, in via Gramsci, è inagibile dal febbraio del 2017, quando venne chiusa anche la scuola di Colleranesco. Ma mentre per l’immobile del quartiere di Colleranesco è stato possibile eseguire degli interventi di messa in sicurezza, per la Pagliaccetti non è conveniente un intervento di recupero.
Meglio investire quei soldi per la realizzazione del nuovo polo scolastico che potrebbe essere pronto per l’anno scolastico 2020/2021. L’edificio oggi è del tutto abbandonato e i segni di questo abbandono iniziano ad essere evidenti.