200mila euro è la somma destinata all’Abruzzo. Si chiama Cherish ed è il progetto Interreg a cui la Regione ha aderito nell’ambito delle cooperazioni tra i Paesi Europei che si affacciano sul Mediterraneo e in questo caso sull’Adriatico. Si tratta di un programma che pone l’attenzione su quelle economie cosiddette ittiche e che sviluppa in questo ambito anche un aspetto storico-culturale.
L’argomento è stato discusso nella sede dell’Ente Porto, con la partecipazione dell’assessore regionale alla pesca Dino Pepe, amministratori delle città costiere teramane. Presente anche Nino Bertoni, presidente del Flag Costa Blu, l’organismo nato un paio di anni fa che porta avanti iniziative e progetti a vantaggio delle marinerie locali. Per l’assessore Pepe è stato centrato un obiettivo molto interessante.
La Regione dunque pone l’attenzione sulle attività marinare che da sempre hanno rappresentato una base solida per l’economia di una parte del territorio, nata appunto sulla commercializzazione dei prodotti ittici locali.
C’è però ancora molto da lavorare perché la crisi ha ridotto il numero delle imprese che operano in questo settore. E c’è da contrastare il fenomeno dell’importazione di prodotti ittici non comunitari, molto spesso privi anche di certificazione di provenienza. Un malcostume che di riflesso penalizza la qualità del prodotto locale.