Giulianova. L’idea di realizzare un polo scolastico nell’ex tribunale di Giulianova non è proposta recente, ma trova le sue origini addirittura nel 2013, quando l’allora comitato di quartiere frazioni propose, ufficialmente, all’Amministrazione comunale, di ristrutturare l’immobile per allocarvi le scuole De Amicis e Bivio Bellocchio.
La proposta venne poi rilanciata da diversi consiglieri di opposizione, da Laura Ciafardoni, a Fabrizio Retko fino a Franco Arboretti, ma il Comune, per voce del sindaco, ha sempre tergiversato sulla proposta, a volte respingendola esplicitamente, avanzando ipotesi di utilizzo alternative, quali la sede dell’INPS, la cittadella dei servizi, ecc.
Oggi, in piena emergenza scuole a Giulianova (si ricorda che sono state chiuse, nel tempo, la scuola Acquaviva in piazza Fosse Ardeatine; la scuola elementare di via Lepanto e la scuola media Pagliaccetti, e hanno rivelato indici di vulnerabilità sismica bassi la quasi totalità degli edifici scolastici cittadini, oltre al caso De Amicis, sul quale pesano ancora i rilievi dei tecnici della Procura della Repubblica), ritorna l’ipotesi polo scolastico nell’ex Tribunale, questa volta sposata con entusiasmo dal primo cittadino che, a quasi cinque anni dallo spostamento degli uffici giudiziari, e dalla chiusura dell’edificio, si appresta, finalmente, a dare una destinazione d’uso ad un immobile che rischiava, e in realtà ancora rischia, di fare la fine dell’ex mercato coperto, edificio sui cui utilizzi, negli ultimi anni, molto si è parlato ma nulla si è fatto.
Cinque anni che potevano essere utilizzati per la realizzazione di un polo scolastico moderno, che avrebbe evitato l’attuale emergenza (accentuata dal sisma 2016), e fatto dormire sonni tranquilli a genitori e studenti. Ma tanto è, e si spera che, adesso, si avviino finalmente le procedure per il recupero, o meglio, la demolizione e ricostruzione dell’edificio, e la realizzazione di una scuola moderna che accolga tutte le strutture del primo circolo.
