Non sembrano esserci molti dubbi su chi avrebbe dovuto garantire la manutenzione degli impianti di pubblica illuminazione a Giulianova.
Dal mese di maggio del 2017, infatti, la competenza era passata nelle mani della società che aveva vinto il bando per la gestione e la manutenzione degli impianti di tutti quei Comuni che avevano aderito al progetto Paride della Provincia.
Un progetto a cui Giulianova non voleva partecipare, come aveva più volte ribadito il sindaco Francesco Mastromauro. Ma fu il Partito Democratico giuliese a fare di tutto affinché si partecipasse al programma. Sabato scorso un ragazzino di 12 anni è stato folgorato dalla scarica elettrica partita da uno dei fari, peraltro spento, che illuminano il bronzo di Vittorio Emanuele II, in pieno centro storico.
Il bambino aveva perso conoscenza ed è stato grazie all’intervento di un ex calciatore del Giulianova, che gli aveva praticato il massaggio cardiaco, che non si è consumato un dramma. Il sindaco Mastromauro ha telefonato al papà del bambino per sincerarsi delle sue condizioni. Oggi sta meglio. L’inchiesta interna affidata dallo stesso primo cittadino giuliese alla polizia municipale, ha confermato che la manutenzione degli impianti spetta alla ditta che ha vinto la gara d’appalto in Provincia.
L’indagine però non è completata. Perché adesso c’è da capire quante volte, dal mese di maggio del 2017 ad oggi, i tecnici dell’impresa aggiudicataria dei lavori di manutenzione hanno eseguito i controlli agli impianti di pubblica illuminazione.
Bisogna insomma accertare la responsabilità diretta su quanto accaduto sabato sera. La relazione sarà consegnata alla Procura di Teramo che ha aperto un’inchiesta. C’è da verificare, inoltre, se spettasse al Comune eseguire prima i controlli e poi procedere con la segnalazione all’impresa per gli opportuni interventi.