Giulianova. “A seguito dell’indifferenza mostrata negli anni, il ‘Gruppo di Protezione Civile per le Radio Emergenze – Sezione di Giulianova’, in accordo con l’Associazione Radioamatori C.I.S.A.R. (Centro Italiano di Sperimentazione ed Attività Radiantistiche) di cui fa parte, ha cessato, suo malgrado, l’attività di Volontariato perché non richiesto”.
Lo ha dichiarato il presidente della Protezione Civile Radio Mobile, Giancarlo Buompadre, ricordando che “dalla Sua fondazione, anno 2011, abbiamo dato notizia ai Responsabili del Comune di Giulianova che era stato creato un Gruppo di volontari sul territorio che doveva servire a gestire le comunicazioni in caso di calamità in tempo reale (il Piano di Emergenza Comunale del Comune di Giulianova) prevedeva di chiedere aiuto al Gruppo Radioamatori di Pescara. Anno dopo anno abbiamo ricordato, che eravamo presenti e a Loro disposizione, tutto questo sino al febbraio 2018. In considerazione dell’apertura del C.O.C. (Centro Coordinamento Comunale) presso la nuova struttura in via Galilei Galileo a Giulianova Lido ex “Casa Cantoniera”, abbiamo nuovamente ricordato della nostra presenza, ma al termine delle decisioni prese, lo spazio è stato completamente concesso alla Protezione Civile di Giulianova”.
L’associazione aveva richiesto uno spazio per la sistemazione stabile di una stazione radio con antenne esterne con tutto il materiale necessario a svolgere l’attività era a nostro carico, senza gravare sui costi dei cittadini giuliesi.
“Si può comprendere – aggiunge – che non ci fosse un piccolo spazio all’interno della nuova struttura, nessuno però ha pensato di trovare una sistemazione in altri locali comunali, alla luce del fatto che gli stessi sono stati concessi ad altre Associazioni, vedi: Carabinieri e Polizia Penitenziaria in congedo.
Senza nulla togliere a queste Associazioni e alle loro competenze specifiche, quello che ci stupisce e che, come riportato nel ‘Piano Comunale di Emergenza’ approvato dallo stesso Comune, ai Radioamatori – presenti nel territorio – spettava il compito di dover provvedere a mantenere le comunicazioni, anche a lunga distanza. Specifichiamo che le attrezzature, ultramoderne, messe a disposizione prevedevano trasmissioni su frequenze HF – VHF – UHF, sia in analogico che in digitale. Si ribadisce che la nostra Associazione doveva avere il solo compito, come previsto dalle disposizioni a livello nazionale della Protezione Civile, di mantenere, in caso di calamità naturali, i contatti tra le Prefetture d’Italia e le amministrazioni locali. Allora, se tutto sembra semplice e chiaro perché tanta confusione?”
“A Noi interessava fare solo quello che sappiamo fare, con entusiasmo e spirito di collaborazione, ma dopo 7 anni di attesa senza una considerazione e una sola risposta alle nostre comunicazioni, diciamo basta”. conclude Bonaduce rendendo nota la corrispondenza inviata nel tempo al Comune di Giulianova e allegata qui sotto.