Incentivare la marineria locale alla produzione di ostriche di allevamento per far fronte alla grande richiesta che il mercato nazionale e internazionale offre.
Tema che riveste la sua importanza perché può garantire nuova economia e occupazione, affrontato in occasione del dibattito organizzato nella Sala Buozzi di Giulianova dal Flag Costa Blu, il consorzio nato di recente e che punta allo sviluppo di un sistema di pesca ecosostenibile. L’allevamento delle ostriche piatte rappresenta un’opportunità da prendere in seria considerazione.
Come ha spiegato il professor Pier Giorgio Tiscar della facoltà di veterinaria dell’Università di Teramo. Nel campo della produzione di frutti di mare di allevamento l’Italia è all’avanguardia. Ma per quanto riguarda le ostriche è ancora ferma al palo. Una fase di sperimentazione è stata avviata di recente a Vasto, con discreti risultati.
Ma bisogna fare di più, mettendo assieme le varie sinergie e coinvolgendo il mondo scientifico. Al Flag Costa Blu ora il compito, anche delicato, di elaborare strategie e trovare anche i giusti canali per ottenere finanziamenti per incentivare la realizzazione di impianti di produzione di ostriche.
Dinanzi alle coste teramane ci sono due impianti di mitilicoltura, ovvero di produzione di cozze, un frutto di mare considerato invasivo, ma molto ricercato e prelibato. Accanto a questi si sta ora studiando la soluzione per impianti destinati solo ed esclusivamente per le ostriche.