Giulianova. Un lungo applauso all’ingresso del feretro di don Ennio Lucantoni in quella che è stata la sua chiesa per oltre 30 anni, San Pietro Apostolo di Giulianova Lido.
Affollata sino all’inverosimile. In 2mila hanno voluto tributargli l’ultimo saluto. Troppo piccola per contenere tutti i fedeli, molti dei quali sono rimasti nella piazza antistante la stessa chiesa per seguire sul maxi schermo l’omelia celebrata dal vescovo della diocesi di Teramo e Atri Lorenzo Leuzzi. Picchetto d’onore dei militari della marina per il feretro di don Ennio, grande organizzatore della festa della Madonna del Portosalvo.
Accanto alla bara i sacerdoti delle parrocchie della provincia di Teramo, i familiari, gli amministratori del Comune di Giulianova con il sindaco in lacrime e con la fascia tricolore. Presente anche l’ex senatore Antonio Franchi. In pochi sono riusciti a trattenere le lacrime.
La scomparsa di don Ennio ha lasciato un grande vuoto nella comunità giuliese. Era riuscito a creare in quasi 60 anni di sacerdozio (era stato nominato nel 1961 parroco della chiesa della Natività su via Galilei) una grande comunità. Il vescovo Leuzzi ha sottolineato come don Ennio sia stato il principale artefice della volontà di Dio. “E’ stato un esecutore della volontà di Dio”, ha sottolineato monsignor Leuzzi, “don Ennio ci ha lasciato un grande insegnamento creando una grande comunità che oggi è qui presente per salutarlo un’ultima volta. Vivrà nel ricordo di tutti noi.
Ma soprattutto dovremo proseguire nella sua opera”. E don Ennio era davvero riuscito a costruire una vera chiesa Cattolica. E’ stato un sacerdote dal carattere forte, attento ai problemi della comunità, pronto ad aiutare i più deboli. Giulianova si è stretta attorno al suo sacerdote.
Alle sue esequie c’erano davvero tutti, giunti anche dalle città limitrofe. Lutto cittadino rispettato per onorare un grande parroco. La sua assenza si farà sentire. Al termine del rito funebre il feretro è stato tumulato nel cimitero di Giulianova.