Terzo avvistamento in tre giorni della foca monaca. Dopo le segnalazioni da parte di alcuni pescasportivi, a circa 800 metri dalla costa tra Giulianova e Cologna, al largo della foce del fiume Tordino, questa volta ad aver avvistato il mammifero marino è stato un canoista.
L’episodio è avvenuto ieri mattina, intorno alle 9,20 a circa 300 metri a sud della foce del torrente Salinello. Il canoista si è visto spuntare all’improvviso il musetto della foca a meno di 3 metri dalla piccola imbarcazione, più o meno a 400 metri dalla riva. Sebbene avesse con sé la macchina fotografica non è riuscito ad immortalare la foca perché l’animale si è immerso subito dopo.
Ha provato per più di mezzora a pagaiare nel punto in cui era riemersa, ma della foca che ha una capacità polmonare che le consente di restare in apnea anche per 20 minuti, più alcuna traccia. L’episodio comunque è stato portato all’attenzione di Lele Coppola, il documentarista che da oltre 40 anni studia il comportamento di questo animale, che un tempo popolava le coste del Mediterraneo ma che oggi è a rischio di estinzione.
Ne esisterebbero circa 700 esemplari, alcuni dei quali sono stati avvistati su alcune coste del mare Adriatico come il Salento, l’area di Chioggia, Trieste e sul litorale dorico, nelle Marche. L’avvistamento in Abruzzo, se confermato, sarebbe il primo della storia.
Esiste anche un video realizzato da un pescatore di Giulianova che nota in lontananza un animale emergere dall’acqua un paio di volte almeno. Le riprese sono state fatte con un cellulare in prossimità del punto in cui era avvenuto il primo avvistamento. E’ stato portato all’attenzione del documentarista che ha esaminato il filmato.
Purtroppo la qualità del video non consente con certezza di dire che si tratti proprio della foca. E’ escluso che possa essere un delfino e non sembrerebbe neppure un tonno perché non si nota alcuna pinna dorsale. Chissà forse potrebbe essere davvero il primo documento che certificherebbe la presenza della foca da queste parti.