Teramo. “Sembra che da qualche parte si sia deciso che a Teramo vadano cementificate altre decine di ettari di aree verdi per costruire il nuovo ospedale”. Ad esordire così in una nota è il Wwf Teramo secondo cui “le idee di ‘consumo zero’ di territorio, di recupero e valorizzazione dell’esistente, di razionalizzazione della mobilità, di non costruire nuove strade e fare invece la manutenzione di quelle esistenti siano concetti buoni per i convegni, ma che quando si passa dalle parole ai fatti, si debba fare esattamente il contrario”.
“Sembra che un’area urbanizzata già servita da strade e utenze, sede dell’attuale ospedale, non possa essere presa in considerazione. Sembra che avremo l’ennesima cattedrale nel deserto creata solo pochi anni fa quando hanno voluto costruire il mega-parcheggio a servizio dell’attuale ospedale, sventrando una collina e distruggendo tutta la fascia vegetazionale presente. Sembra che così vogliono i privati e che agli amministratori tocca adeguarsi”.
Per il Wwf chi decide sono i privati. “In pratica”, continua la nota del Wwf Teramo, “la pianificazione del territorio e le scelte di una città non sono fatte da chi rappresenta i cittadini, non vengono prese dopo un dibattito partecipato che faccia valutare i pro e i contro, non possono tenere conto dell’esigenza di rendere il nostro territorio meno cementificato e meno impermeabile, e quindi più sicuro. Alla fine chi decide sono i privati che presentano il project financing. Le scelte di un territorio si dovrebbero fare avendo come unico interesse quello della collettività che dovrebbe coincidere con il non consumare le risorse naturali, nel recuperare quanto già costruito e nel risparmiare soldi e suolo. Sarebbe opportuno che si potesse operare in questa direzione e che la scelta su dove localizzare un ospedale non fosse dettata dall’interesse della ditta che lo realizzerà”.
“Come WWF siamo pronti a partecipare ad una attivazione cittadina per riportare al centro della discussione gli interessi della collettività e per tentare di dare a Teramo uno sviluppo territoriale razionale e sostenibile”.