La storia è raccontata da Simona sul gruppo Facebook “Sei Moscianese se…”.
Stando alle sue parole, che riportiamo, ieri sera una famiglia di Pavia non avrebbe trovato alloggio in alcune strutture ricettive di Giulianova.
“Passeggiando per il corso di Giulianova, ho notato che su una panchina c’era seduta una donna con uno zaino e qualche busta. Da come si guardava intorno si vedeva che non era della zona. Affianco a lei dormiva sdraiato un bambino con addosso solo una maglietta e la temperatura vi assicuro che non era così gradevole. Ho aspettato un po’, ho passeggiato per un’oretta poi quando ho visto che eravano ancora li mi sono avvicinata e ho chiesto se avevano bisogno di qualcosa – il racconto di Simona – Lei intimidita e a voce bassa mi ha detto che avevano perso il pullman e che avrebbero dovuto aspettare la mattina perché non c’era nessuno che poteva venire a prenderla. Da come vestivano si vedeva che non erano benestanti. Nessuna mamma avrebbe fatto dormire un bambino di 6 anni su una panchina al freddo se poteva. Poco più avanti, in un’altra panchina, seduta la nonna e un altro ragazzino”.
Così Simona, pur non avendo grosse possibilità economiche, ha iniziato a cercare un alberto per la famiglia. “Ho chiamato diversi alberghi vicini e in alcuni siamo andati direttamente. Non appena spiegavo la situazione mi sono ritrovata le porte chiuse e addirittura due mi hanno risposto che “sai non vogliamo problemi”. Avrei pagato subito e lasciato i nostri documenti per qualsiasi problema ma nulla. Scommetto che se erano in giacca e cravatta nessuno se li sarebbe fatti quei “problemi”. Dopo aver girato un po’, e la signora anziana non poteva nemmeno camminare, ci hanno consigliato una casetta stile b&b. Era l’ultima possibilità poi sarei salita in macchina per andare a prendere delle coperte. Mi ha aperto una signora di una settantina d’anni che stava andando a dormire perché era già mezzanotte e dopo che ho spiegato la situazione si è affrettata a prendere la chiave del suo appartamentino. Lei non si è fatta problemi di come erano vestite né perché erano in quella situazione ma si è preoccupata che le stanze non fossero perfettamente in ordine e senza problemi ha aperto le sue porte”.
“Detto questo aggiungo che sono rimasta amaramente delusa di molti albergatori e spero per loro che non si debbano mai trovare in una situazione del genere perché nella vita tutto gira e non possiamo sapere cosa ci riserva il futuro”.
foto Maurizio Verdecchia