Creare un’oasi naturalistica, un cuscinetto di protezione per le specie di volatili che rischiano di essere abbattute dai cacciatori, come purtroppo è già accaduto lo scorso anno con la popolazione di germani reali che stazionano in prossimità della foce del fiume Tordino quasi decimata.
L’idea fu lanciata dall’associazione Amici del Quartiere Annunziata e portata avanti sotto l’aspetto burocratico dalla Lipu, la Lega Italiana per la Protezione degli Uccelli.
Quell’iniziativa trova oggi pieno sostegno anche da parte del Comune di Roseto che ha espresso parere favorevole affinché i confini di quella che dovrà essere la futura oasi naturalistica della foce del Tordino venga estesa per circa 4 chilometri in direzione ovest, riducendo quindi lo spazio per le doppiette.
Soddisfatto Sandro Brandimarte, esponente dell’Associazione Amici del Quartiere Annunziata, ambientalista che con la sua macchina fotografica è riuscito ad immortalare un’infinità di specie di volatili che hanno trovato qui il loro habitat naturale.
L’oasi naturalistica, seppur non istituita ancora ufficialmente, è già un’attrattiva per migliaia di turisti che ogni estate ammirano il paesaggio, con i contorni del Gran Sasso sullo sfondo quasi a sorvegliare su questo piccolo angolo di paradiso.
Insomma, l’oasi del Tordino ha una valenza interessante. L’iter burocratico per la definizione dei confini dell’oasi va avanti. Gli ambientalisti intanto vorrebbero quanto meno che il divieto di caccia venga già esteso per un tratto di 4 chilometri dalla foce del fiume.