La piena dello scorso fine settimana e la violenta mareggiata hanno trasportato e scaricato tronchi, legname di ogni genere, e anche plastica, fortunatamente in quantità minore rispetto al passato. Tuttavia costringerà la Giulianova Patrimonio, quando sarà il momento, ad operare una raccolta differenziata. Erano circa 3 anni che non si registrava una situazione del genere.
Era accaduto nel mese di novembre del 2016 e si era poi ripetuta nel gennaio del 2017. Ci vollero tre mesi per ripulire l’intero arenile. E allora la situazione fu più complicata perché il Tordino scaricò in mare anche quintali di plastica a causa dell’erosione degli argini di protezione di una vecchia discarica nella zona di Coste Lanciano.
Il paesaggio che si presenta oggi è comunque spettrale. Ad aggravare la situazione l’emergenza coronavirus visto che le squadre di operai e i mezzi necessari per raccogliere il materiale e setacciare la sabbia per non trasportarla in discarica, non entreranno in azione per ora.
Bisognerà attendere probabilmente un mese perché tutto dipenderà dall’evolversi dell’emergenza legata alla pandemia da CoVid19. Ad occuparsi dell’intervento, come già era accaduto in passato, dovrebbe essere la Giulianova Patrimonio, la società partecipata del Comune. Intanto, nonostante la quarantena e il divieto di uscire di casa senza alcun valido motivo, c’è chi ha voluto ugualmente questa mattina sfidare la sorte passeggiando in spiaggia, tra i rifiuti.