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Giorno della Memoria: le iniziative nelle scuole

Teramo. Ci sono alcuni giorni nel corso dell’anno in cui siamo invitati a riflettere più che in altri; ci sono giornate come quella di oggi in cui non si può non ricordare.

 

Il 27 gennaio è il giorno della consapevolezza, è il giorno della memoria. Come ben chiarito dal Ministro dell’istruzione Bianchi “La Giornata della Memoria” non serve solo a commemorare quei milioni di persone uccise crudelmente e senza nessuna pietà ormai quasi 80 anni fa. “Serve a ricordare che ogni giorno esistono tante piccole discriminazioni verso chi ci sembra diverso da noi”.  E non si può dimenticare e tacere sul fatto che esistono anche oggi persecuzioni ed assassinii in nome di discriminazione razziale, ideologica e sessuale.

Dai mille episodi quotidiani appare chiaro che “la memoria” è sommersa e soffocata da un continuo brusio di fondo che prende forma definita in una domanda ricorrente, una domanda appesantita da un sotto testo di ostilità. Girando nelle scuole è subito chiaro che il ricordo della Shoah è confuso. Pochi sanno che riguarda il cuore dell’Europa. Riguarda l’abisso nel quale è sprofondata l’umanità. Riguarda la facilità di manipolazione delle masse. Riguarda la perdita della coscienza individuale nell’ubriacatura collettiva. Riguarda la distinzione tra il Bene e il Male. Riguarda tutti, in ogni luogo e in ogni epoca.

Per non dimenticare, per fare memoria, l’associazione “Falcone e Borsellino”  e  l’Istituto  comprensivo TERAMO 4 di San Nicolò nell’ambito del “Premio Borsellino tutto l’anno”,  organizzano  un incontro  per  la “Giornata della Memoria” 2022  sul tema “Se capire è impossibile, conoscere è necessario”  che si svolgerà Giovedi   27 gennaio  alle ore  dalle ore 10,30 presso  Istituto comprensivo TE 4  San Nicolò,  con il saluto della Dirigente scolastica  Adriana Piscella e la relazione dell’Avvocato Luigi Guerrieri.

Non si può tacere che c’è qualcosa di profondo che ormai si muove e si manifesta con continuità anche in Italia: strizzare l’occhio a culture e simboli che per decenni hanno rappresentato l’odio, l’eredità irrisolta del nazismo, un passato con cui fare i conti, una cesura da cui non sono mai abbastanza le distanze. Basta leggere la stampa ogni giorno per averne ulteriore conferma.