Verranno valutati la presenza di fattori di rischio per lo sviluppo di malattie renali, la pressione arteriosa e l’esame delle urine e spiegata l’importanza della prevenzione e fornito materiale informativo riguardante le regole di stile di vita ed alimentari per difendere i nostri reni.
La malattia renale cronica rappresenta un problema di salute pubblica di prima grandezza purtroppo poco conosciuto dalla popolazione generale e largamente sottovalutato. In Italia l’incidenza della malattia renale cronica è in costante e progressivo aumento con una prevalenza media del 7% nella popolazione di età compresa tra i 35 e 79 anni. Approssimativamente circa 4 milioni di individui sono affetti da malattia renale cronica e circa 70mila individui sono sottoposti a dialisi. I soggetti diabetici, ipertesi e anziani sono i “sorvegliati speciali” perché più a rischio di sviluppare la malattia renale. Le spese sanitarie per ogni paziente in trattamento dialitico variano tra 40mila e 50mila euro/anno per un totale di circa 2,5 miliardi di euro l’anno assorbendo il 2% delle risorse del servizio sanitario nazionale. Pertanto è essenziale rafforzare la prevenzione e rallentare il decorso della malattia renale cronica per rendere sostenibile la cura dei pazienti.
Per quanto riguarda la terapia sostitutiva, la Asl di Teramo è stata sempre l’azienda leader in Abruzzo per i programmi di terapia dialitica eseguita a domicilio con una penetranza del 28% rispetto alla media nazionale del 15%.
“La direzione strategica”, commenta il direttore generale della Asl Maurizio Di Giosia, “negli ultimi anni ha fermamente creduto e sostenuto la politica della domiciliarizzazione dei trattamenti dialitici: nel marzo del 2019 è stato istituito al Mazzini il nuovo servizio di dialisi peritoneale domiciliare video-assistita, tra i primi programmi in Italia. La metodica, premiata nel novembre 2019 come miglior progetto all’“About Pharma Digital Awards” sulla sanità digitale di Milano, permette sfruttando la telematica, di soddisfare le esigenze del paziente evitandogli continui accessi in ospedale, senza però ridurre l’intensità dell’assistenza sanitaria”. I vantaggi offerti da questa nuova metodica sono molteplici e vanno da una maggiore personalizzazione della terapia a un miglioramento della qualità di vita del paziente, a un contenimento dei costi fino al superamento delle difficoltà legate all’orografia del territorio della Asl di Teramo.
“A luglio del 2021 l’Uoc di Nefrologia e Dialisi”, aggiunge il direttore dell’unità operativa Luigi Amoroso, “ha attivato il programma di emodialisi domiciliare assistita con personale infermieristico dedicato. Ciò rappresenta una novità assoluta nel trattamento del paziente nefropatico che vede la Asl di Teramo tra le prime in Italia a dotarsi di un servizio innovativo che va nella direzione della deospedalizzazione dei pazienti che necessitano di terapia dialitica con conseguente contenimento dei costi della stessa. Attualmente tre pazienti sono inseriti in tale programma”.