Detenuto evaso da Castrogno, forse con l’aiuto di un drone

Nella notte di lunedì 25 settembre, un detenuto è evaso dal carcere di Castrogno in provincia di Teramo.

Nella notte di lunedì 25 settembre 2023, un detenuto è evaso dal carcere di Castrogno in provincia di Teramo, facendo perdere le sue tracce. L’uomo, 39 anni, di origine albanese viveva a Durazzo. Il suo nome è Dedja Roland. Nonostante l’evasione sia avvenuta di notte, la scoperta risale alla mattina successiva.

 

Uomo evaso nel teramano
Uomo evaso nel teramano abruzzo.cityrumors.it

L’uomo, che al momento è ricercato, pare essere evaso dopo aver scavalcato il muro di cinta del carcere, facendo perdere le sue tracce. Si cerca ora di ricostruire l’accaduto: pare infatti che l’uomo abbia approfittato di una falla nella sicurezza del carcere e che abbia ricevuto gli attrezzi necessari all’evasione, tramite un drone.

Uomo evade, l’aiuto arriva da un drone

Un uomo albanese di 39 anni, di Durazzo, è evaso nella notte di lunedì 25 settembre 2023 dal carcere di Castrogno in provincia di Teramo. La scoperta, da parte della polizia penitenziaria è avvenuta soltanto nelle mattinate e subito sono scattati i controlli. Al momento, l’uomo è ricercato ma viste le ore trascorse dall’evasione, è riuscito a far perdere le sue tracce.

L'uomo ha sfruttato una falla nella sicurezza
L’uomo ha sfruttato una falla nella sicurezza abruzzo.cityrumors.it

Ci si interroga ora sulle modalità della fuga: secondo una prima ricostruzione, l’uomo avrebbe sfruttato delle falle di sicurezza, dovute a lavori di manutenzione in corso presso il carcere teramano. Inoltre, un aiuto è arrivato dall’alto: secondo una prima ricostruzione infatti, l’uomo sarebbe stato fornito di tutto il materiale necessario alla fuga tramite un drone.

L’uomo avrebbe utilizzato una grossa corda per calarsi dalla finestra del bagno della sua cella, da cui era riuscito a rimuovere una parte della grata delle sbarre. Per evitare che la polizia penitenziaria si insospettisse, essendo da solo nella sua cella, ha simulato la presenza di una persona coricata sulla brandina, coperta fino alla testa, così da evitare visite indesiderate.

L’uomo era in carcere come misura preventiva, in quanto in attesa di giudizio. Su di lui pende un procedimento, messo in atto dalla procura di Bologna, per associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti e, come se non bastasse, su di lui pende un procedimento anche per sequestro di persona.

Dedja Roland, questo il nome dell’uomo, non è però nuovo a evasioni di questo tipo: già nel 2010 infatti, era riuscito a evadere dal carcere di Pisa in cui era detenuto per omicidio di un connazionale e per tentato omicidio. Quella volta, per la fuga venne aiutato da un altro detenuto, Bledar Shehu. I due si calarono con delle lenzuola legate tra loro e scavalcarono il muro di cinta, per venire ritrovati qualche mese dopo.

Secondo quanto riferisce il segretario del Spp Aldo Di Giacomo, ci sarebbe stato un malfunzionamento delle telecamere di sorveglianza, proprio a causa dei lavori presso la struttura. L’ipotesi degli investigatori è che l’uomo si sia recato presso uno dei centri rivieraschi, così da prendere un mezzo per attraversare l’Adriatico, andando a est.

 

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